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C’é una terra di sole, mare e cultura che è conosciuta in tutto il mondo per le sue meraviglie naturali e storiche.

C’é una terra di sole, mare e cultura che è conosciuta in tutto il mondo per le sue meraviglie naturali e storiche.

Nel cuore della Sicilia, tra i monti delle Madonie e le acque cristalline del Mar Tirreno, si trova un borgo che sembra essersi fermato nel tempo.

Questa località, lontana dalle rotte turistiche più battute, è un tesoro di storia, cultura e tradizioni, dove il Medioevo ha lasciato un segno profondo e duraturo. Ogni angolo di Pettineo racconta storie affascinanti e leggende antiche, rendendolo un luogo ideale per chi cerca un’esperienza autentica e immersiva.

Pettineo, il cui nome deriva dal latino “Pectineum”, ha radici storiche che risalgono al XIII secolo. Originariamente un piccolo casale agricolo, il borgo è stato testimone di importanti eventi storici, come la Guerra del Vespro, che ha segnato la Sicilia nel XIII secolo. Dopo essere passato sotto il controllo della corona, il borgo ha vissuto un periodo di espansione e sviluppo, diventando un punto strategico durante le lotte per il potere tra nobili famiglie.

Nel XIV secolo, il re Federico III d’Aragona donò Pettineo a nobili fedeli, come Alanfranco di San Basilio, il quale si distinse per il suo coraggio nelle battaglie navali. Questi eventi storici hanno conferito a Pettineo una rilevanza che va oltre il suo modesto aspetto iniziale, trasformandolo in un centro di potere e cultura.

Un borgo conteso e ricco di cultura

La storia di Pettineo è caratterizzata da un susseguirsi di famiglie nobili che hanno governato e plasmato il suo destino. Nel 1332, il borgo passò sotto la Contea di Geraci, un passaggio che segnò l’inizio di un’era di grande fermento culturale. Le famiglie nobili, come gli Alagona, i Cardona e i Ventimiglia, hanno lasciato un’impronta indelebile, arricchendo il patrimonio architettonico e culturale della località.

Passeggiando per le strade acciottolate di Pettineo, si possono notare le influenze architettoniche di questi periodi storici, con edifici che raccontano storie di potere e bellezza. Le facciate decorate, i portali in pietra e le chiese affrescate sono solo alcune delle meraviglie da scoprire in questo borgo.

Uno dei luoghi più emblematici di Pettineo è il Castello Migaido, un’imponente roccaforte costruita nel XV secolo. Questo castello, straordinariamente ben conservato, è uno dei pochi esempi di architettura feudale in Sicilia. La sua imponente cinta muraria, alta più di 13 metri, racconta di un passato in cui la difesa contro gli invasori era fondamentale.

All’interno del castello si trova la Chiesa di Sant’Antonino, un gioiello di spiritualità medievale decorato con affreschi che narrano storie di santi e martiri. Visitarlo significa immergersi in un’atmosfera che riporta indietro nel tempo, evocando le sfide e le speranze degli uomini e delle donne che abitavano queste terre.

Un’esperienza autentica tra storia e natura (fonte_Facebook:Pettineo)(www.ecoblog.it)

Visitare Pettineo oggi significa scoprire un angolo di Sicilia lontano dal turismo di massa, dove la vita scorre lenta e autentica. Le stradine strette, i cortili fioriti e le antiche costruzioni in pietra invitano a una passeggiata contemplativa, permettendo di apprezzare la bellezza del paesaggio e della storia.

Il borgo è circondato da colline verdissime e uliveti, dove il profumo dell’olio d’oliva si mescola a quello dei fiori selvatici. Qui, i visitatori possono assaporare la cucina tradizionale siciliana, con piatti a base di ingredienti freschi e locali, come pasta alla Norma, caponata e dolci a base di mandorle.

Inoltre, Pettineo è un punto di partenza ideale per esplorare le meraviglie naturali delle Madonie, un parco ricco di sentieri, boschi e panorami mozzafiato. Escursioni e trekking sono solo alcune delle attività che si possono praticare, rendendo la visita al borgo un’esperienza completa e coinvolgente

Roberto Arciola

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