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Diesel, 10 modelli moderni che restano esclusi dai blocchi alla circolazione

Nonostante il calo delle vendite, le auto diesel continuano a rappresentare una scelta fondamentale per chi necessita di veicoli dedicati a un uso professionale o a percorrenze elevate. Con l’introduzione delle normative Euro 6e, entrate in vigore dal 1° settembre 2023 per le nuove omologazioni e obbligatorie dal 1° settembre 2024 per tutte le nuove immatricolazioni, i veicoli a gasolio moderni si presentano come un investimento solido, capaci di resistere alle sempre più restrittive limitazioni del traffico e garantire autonomia e prestazioni elevate.

Auto diesel moderne e normativa Euro 6e: un binomio vincente

Il motore diesel, spesso oggetto di dibattito e di un calo nelle vendite, beneficia oggi di un significativo aggiornamento tecnico grazie alla normativa Euro 6e, che sostituisce la precedente Euro 6d a partire dal 31 agosto 2024. Questa nuova regolamentazione introduce tre fasi progressive di applicazione, che prevedono un inasprimento dei test sulle emissioni reali di guida (RDE), con valori di tolleranza più restrittivi per ossidi di azoto (NOₓ) e particolato (PN).

In particolare, a partire dal 1° settembre 2024, la fase Euro 6e (EA) abbassa il fattore di conformità per le emissioni rilevate durante i test RDE: per gli NOₓ da 1,43 a 1,1, e per il particolato da 1,5 a 1,34. Successivamente, con la fase Euro 6e (EB) dal 2025, si aumenteranno i controlli di conformità e i test riguarderanno anche le ibride plug-in, mentre la fase finale Euro 6e (EC), dal 2027, prevede ulteriori restrizioni e un’estensione del monitoraggio dei consumi carburante anche ai veicoli pesanti.

Questi aggiornamenti normativi consentono ai modelli diesel più recenti di essere esentati, almeno per ora, dai blocchi del traffico che colpiscono le vetture Euro 5 e precedenti, costruite tra il 2009 e il 2015. Con le limitazioni nelle zone a traffico limitato (ZTL) sempre più severe in molte città italiane, la conformità a Euro 6e rappresenta un elemento cruciale per la mobilità urbana e interurbana.

Perché scegliere un’auto diesel nel 2025

Nonostante la quota di mercato delle auto diesel in Italia sia diminuita sensibilmente nel primo semestre del 2025, passando dal 14,9% al 9,8%, queste vetture continuano a essere insostituibili per specifiche esigenze. La loro autonomia superiore rispetto alle alternative elettriche o ibride, unita a rifornimenti rapidi e diffusi, le rende ideali per professionisti e per chi percorre lunghe distanze.

Inoltre, i modelli diesel moderni rispettano standard ambientali più rigorosi, con emissioni di CO₂ e NOₓ notevolmente ridotte rispetto al passato, grazie anche all’introduzione di tecnologie avanzate di trattamento dei gas di scarico e al monitoraggio continuo dei consumi a bordo. La normativa Euro 6e obbliga infatti tutte le nuove vetture a dotarsi di sistemi di Fuel and Energy Consumption Monitoring (FCM), che garantiscono dati più precisi e trasparenti sui consumi reali.

Per questi motivi, la top ten delle auto diesel più vendute in Italia rappresenta una guida affidabile per scegliere modelli capaci di garantire nel tempo un buon rapporto tra efficienza, sostenibilità ambientale e piacere di guida, con design aggiornato e tecnologie all’avanguardia.

La top ten delle auto diesel resistenti ai blocchi del traffico

Tra i modelli diesel più apprezzati e ancora autorizzati a circolare nelle aree urbane a traffico limitato, spiccano vetture costruite secondo gli standard Euro 6e, in grado di superare i controlli più rigidi imposti dalle normative recenti. Queste auto si caratterizzano per emissioni contenute, alta autonomia e sistemi di bordo evoluti, che le rendono adatte sia a un utilizzo quotidiano sia a percorrenze extraurbane.

Gli acquirenti italiani continuano a puntare su modelli che coniugano la praticità del diesel con un’estetica moderna e prestazioni elevate, mantenendo così un buon valore di mercato e una certa sicurezza dagli stop alla circolazione. Le aziende e i professionisti, in particolare, riconoscono il valore di un motore diesel aggiornato alle normative Euro 6e, che permette di conciliare esigenze di lavoro con le restrizioni ambientali in continua evoluzione.

L’attenzione verso la sostenibilità ambientale non ha fatto scomparire il diesel: anzi, la sua evoluzione tecnica lo conferma come una valida alternativa per chi necessita di efficienza e autonomia. L’adeguamento alla normativa Euro 6e, con i suoi tre step progressivi fino al 2028, rappresenta uno stimolo a migliorare ulteriormente le prestazioni e a ridurre l’inquinamento, aprendo la strada verso una mobilità più sostenibile senza rinunciare alle esigenze pratiche di mobilità di chi viaggia molto o lavora su strada.

Francesca Testa

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