
Cosa sono i codici USSD e cosa permettono di fare - ecoblog.it
Molti telefoni contengono funzioni nascoste accessibili solo tramite comandi specifici: ecco cosa sono i codici USSD, come funzionano davvero e quali rischi comportano.
Molti dispositivi mobili di ultima generazione vengono utilizzati solo in superficie. Le applicazioni più note, la fotocamera, i social e qualche impostazione veloce sono le funzioni più battute dagli utenti. Eppure, all’interno dei telefoni si nasconde un livello di comandi poco noto ma potente: una serie di stringhe numeriche capaci di aprire pannelli nascosti, attivare funzioni speciali o consultare dati interni. Si tratta dei cosiddetti codici USSD, sigle digitate direttamente sul tastierino numerico, che inviano istruzioni direttamente al sistema operativo o all’operatore telefonico, senza bisogno di connessione internet.
Questi codici non sono applicazioni. Non occupano spazio, non vanno installati e non necessitano di aggiornamenti. Si basano su un protocollo GSM ancora attivo in gran parte delle reti mondiali. L’utente inserisce il codice, preme il tasto di chiamata e riceve un riscontro immediato. Alcuni mostrano semplici dati, altri sbloccano interi menu. In mani esperte sono strumenti utili per fare test o controlli rapidi, ma molti possono essere usati anche senza competenze particolari.
Cosa sono i codici USSD e cosa permettono di fare
I codici USSD (Unstructured Supplementary Service Data) sono sequenze numeriche speciali che iniziano con un asterisco, contengono numeri e si chiudono con un cancelletto. Il loro uso risale agli albori della telefonia mobile. I più famosi in Italia? Il *123# di Wind, per controllare il credito, o il *#06# che visualizza l’IMEI del telefono, utile in caso di furto o smarrimento. Ma esistono decine di altre combinazioni, molte delle quali poco conosciute.

Con queste stringhe si può ad esempio accedere a informazioni tecniche del dispositivo: versione del software, stato della batteria, RAM disponibile, forza del segnale, connessioni attive. Alcuni codici permettono persino di modificare le impostazioni nascoste della rete, dell’audio, dei sensori o del display. Non è fantascienza: digitare un codice e ottenere subito una risposta dal sistema è possibile anche su telefoni datati o con connessione assente.
E proprio su quei dispositivi meno recenti i codici USSD trovano una seconda vita. Spesso i menu standard sono lenti, limitati o mal tradotti. I codici diventano allora un’alternativa pratica e veloce per attivare o disattivare funzioni. Su molti modelli Android, ad esempio, si può accedere al menu tecnico con stringhe come ##4636##, che svela test batteria, stato della rete e statistiche d’uso. Anche senza SIM, se il telefono è acceso, questi comandi restano attivi. La semplicità di utilizzo è parte del loro fascino. Nessuna installazione, nessuna app. Solo numeri. Eppure è proprio questa semplicità che può diventare un problema.
I rischi reali dietro l’uso scorretto di questi comandi
Non tutti i codici USSD sono innocui. Alcuni attivano funzioni critiche del dispositivo: reset totale, disattivazione del PIN, modifiche alla rete. Inserirli senza sapere cosa fanno può provocare danni gravi. In alcuni casi, è sufficiente un link malevolo in una pagina web per attivare un codice a insaputa dell’utente. I telefoni più recenti hanno introdotto protezioni, ma su modelli vecchi o con software non aggiornati, la minaccia resta concreta. Uno dei casi più noti riguarda un codice che, se attivato da remoto su telefoni Samsung senza patch di sicurezza, eseguiva il ripristino totale del dispositivo. Bastava cliccare su un link. Tutti i dati venivano cancellati all’istante. Il problema è che molti codici non sono documentati ufficialmente. Si trovano su blog tecnici, forum o canali Telegram. E spesso, non è chiaro su quali modelli funzionino davvero o cosa attivino.
Usarli a caso è pericoloso, alcuni bloccano lo schermo, altri riavviano il sistema, altri ancora cambiano impostazioni non visibili nei menu standard. E se si sbaglia codice, non sempre esiste una procedura per tornare indietro. Per questo motivo, chi vuole sperimentare dovrebbe farlo solo dopo aver verificato le fonti. Alcuni operatori pubblicano elenchi ufficiali dei comandi supportati, ma nella maggior parte dei casi bisogna affidarsi a fonti non certificate. Serve prudenza. Perché i codici USSD sono sì strumenti utili, ma anche armi a doppio taglio. Possono aiutare a gestire meglio lo smartphone, ma se usati male, trasformarsi in una trappola invisibile. Agiscono sotto la superficie, lontano dai menu tradizionali, ed è proprio qui che risiede il loro potere. O il rischio.