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C’è una novità sulle autostrade italiane, che ne decreta una profonda trasformazione e consente nuove modalità di viaggio.
Il sistema di pedaggio autostradale in Italia sta vivendo una trasformazione radicale, con l’introduzione di nuove tecnologie che permettono di viaggiare senza fermarsi ai caselli e senza l’obbligo di utilizzare dispositivi come il Telepass. Grazie a un meccanismo innovativo che sfrutta la tessera sanitaria elettronica o lo SPID per la registrazione, gli automobilisti possono ora circolare su alcune tratte autostradali senza pagare nulla al momento del transito, con un addebito automatico e senza interruzioni di flusso.
Il nuovo sistema di pedaggio digitale è già attivo su diverse tratte italiane e consente un’esperienza di viaggio più fluida e meno stressante.
L’automobilista deve semplicemente registrarsi sul sito ufficiale della società concessionaria autostradale, inserendo i propri dati e associando la targa del veicolo al profilo digitale tramite la tessera sanitaria elettronica o lo SPID. Una volta completata la registrazione, ogni passaggio sotto i portali di lettura targhe viene riconosciuto automaticamente da telecamere intelligenti poste all’ingresso e all’uscita dell’autostrada.
Il pagamento del pedaggio avviene in modo automatico e trasparente, senza necessità di fermarsi o ritirare biglietti, e può essere saldato anche nei giorni successivi attraverso la piattaforma online della società concessionaria. Questo sistema elimina le code ai caselli e migliora notevolmente la gestione del traffico, riducendo anche l’impatto ambientale dovuto alle soste forzate.
Alcune tratte offrono l’adesione gratuita, mentre in altre è previsto un contributo simbolico di un euro per attivare il servizio. La comodità del sistema è evidente sia per i pendolari che per i viaggiatori occasionali.
Le autostrade italiane con pedaggio free-flow e zone di espansione
La Pedemontana Lombarda è stata la prima autostrada italiana a implementare nel 2015 il sistema senza barriere di pagamento, eliminando completamente i caselli tradizionali in favore di portali di lettura targhe. Successivamente, anche la Asti-Cuneo (A33) ha adottato questo modello, con un sistema free-flow attivo su tratti selezionati dal settembre 2024.

Il progetto di pedaggio digitale sta progressivamente estendendosi a nuove tratte, come la Ospitaletto-Montichiari e la tangenziale di Torino, con l’obiettivo di garantire una rete autostradale sempre più moderna e sostenibile. In particolare, lungo l’A33 Asti-Cuneo, infrastruttura di circa 90 km in Piemonte, sono stati attivati sistemi free-flow su tratti importanti come quelli tra Asti (Rocca Schiavino) e Castagnito (Alba est) e tra Alba ovest e Roddi, mentre restano in corso i lavori per completare l’intera arteria con un mix di pedaggio tradizionale e digitale.
Questa autostrada, gestita dalla società Autostrada Asti-Cuneo S.p.A., rappresenta un esempio di come il sistema di pedaggio stia evolvendo con tecnologie all’avanguardia, garantendo sicurezza, efficienza e rispetto ambientale grazie alla riduzione delle file e dei rallentamenti.
Registrazione semplice e vantaggi per gli utenti
Per usufruire del pedaggio digitale, è sufficiente accedere al sito web della concessionaria o utilizzare app dedicate, inserire i dati personali e la targa del veicolo, e completare la registrazione con la tessera sanitaria o SPID. I dati sono trattati con elevati standard di sicurezza e privacy.
Il sistema riconosce automaticamente il veicolo in transito e addebita il pedaggio in modo trasparente, senza necessità di alcuna attività da parte dell’automobilista durante il viaggio. Nei casi di mancato pagamento immediato, è comunque possibile regolarizzare la posizione online in un secondo momento, evitando sanzioni e complicazioni.
Questa innovazione offre anche sconti e agevolazioni in alcune tratte, incentivando la diffusione del pedaggio digitale e contribuendo a un traffico più scorrevole, meno inquinante e più sicuro.