
Uova, ecco cosa rischi se li mangi spesso - ecoblog.it
Le uova non aumentano il colesterolo cattivo: una ricerca australiana mostra che il vero pericolo per il cuore sono i grassi saturi, non il colesterolo alimentare.
Per decenni le uova sono state al centro di un acceso dibattito nutrizionale, accusate di favorire l’aumento del colesterolo e di rappresentare un rischio per la salute cardiovascolare. Le linee guida più datate suggerivano di limitarne fortemente il consumo, soprattutto nelle persone con colesterolo alto. Ma una ricerca condotta in Australia e pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition segna un cambio di rotta: il colesterolo alimentare contenuto nelle uova non è direttamente responsabile dell’aumento del colesterolo LDL, il cosiddetto “cattivo”.
Lo studio, randomizzato e controllato, ha coinvolto 61 adulti con valori elevati di colesterolo LDL. I partecipanti sono stati assegnati a tre diversi regimi dietetici per cinque settimane: uno ricco di colesterolo ma povero di grassi saturi con due uova al giorno, uno povero di colesterolo ma ricco di grassi saturi senza uova, e una dieta di controllo con un solo uovo alla settimana. I risultati hanno mostrato che i grassi saturi, non le uova, hanno avuto l’impatto maggiore sui livelli di colesterolo LDL.
Lo studio australiano e le nuove evidenze scientifiche
La ricerca guidata da Jon Buckley, preside esecutivo dell’Università dell’Australia Meridionale, ha evidenziato che l’assunzione di grassi saturi è correlata a un aumento del colesterolo LDL, mentre il colesterolo alimentare non ha mostrato la stessa relazione. Le uova rappresentano un’eccezione tra i cibi di origine animale: pur contenendo colesterolo, apportano pochi grassi saturi. Buckley ha spiegato che “non sono gli alimenti ricchi di colesterolo ad alzare i livelli del colesterolo cattivo, ma i grassi saturi presenti in molti prodotti come latticini, carni grasse, burro e insaccati”. Da qui il suggerimento di riconsiderare le uova come alimento da inserire con tranquillità in una dieta equilibrata.

I dati hanno mostrato che chi consumava due uova al giorno, all’interno di una dieta povera di grassi saturi, registrava una riduzione più significativa del colesterolo LDL rispetto a chi seguiva un regime privo di uova. Questo risultato ha contribuito a consolidare il messaggio che la qualità dei grassi incide molto più del colesterolo introdotto con il cibo. Il nuovo orientamento scientifico si collega anche all’aggiornamento della FDA (Food and Drug Administration) del dicembre 2024, che ha definito le uova “salutari”, superando anni di raccomandazioni restrittive.
Il ruolo nutrizionale delle uova e i consigli degli esperti
Le uova non sono solo fonte di proteine, ma offrono un profilo nutrizionale ampio. Contengono circa 6 grammi di proteine magre per unità, vitamine come A, D, B12, minerali e antiossidanti. Sono inoltre ricche di grassi insaturi e omega 3, componenti che contribuiscono alla protezione del cuore e del cervello.
La nutrizionista newyorkese Robin DeCicco, non coinvolta nello studio ma intervistata a riguardo, ha sottolineato che la teoria che legava direttamente il colesterolo alimentare all’aumento del colesterolo LDL è stata ormai superata da numerose ricerche. Secondo l’esperta, il vero nemico resta l’eccesso di grassi saturi, abbondanti in alimenti come formaggi stagionati, panna, burro, carni lavorate e prodotti da forno industriali.
L’American Heart Association raccomanda un massimo di 12-13 grammi di grassi saturi al giorno in una dieta da 2.000 calorie. Le uova, con meno di 2 grammi di grassi saturi ciascuna, rientrano ampiamente in questo limite. Consumate con verdure, cereali integrali e frutta, possono diventare parte di una colazione o di un pasto completo, bilanciato e nutriente.
Buckley ha aggiunto un consiglio pratico: sostituire parte della pancetta o della salsiccia con uova può aiutare a mantenere livelli di colesterolo più bassi. In questo modo, un alimento a lungo considerato “problematico” torna a occupare il posto che merita all’interno di una dieta varia.