
5.000 euro senza restituire niente: dove, quando e come richiedere il fondo perduto - ecoblog.it
Parte un nuovo fondo perduto fino a 5.000 euro per famiglie con ISEE sotto i 30mila euro: sostegno agli acquisti di beni durevoli con rimborso sugli interessi dei prestiti.
In Sicilia è operativo un nuovo incentivo economico che mira ad alleviare le difficoltà delle famiglie alle prese con spese necessarie ma onerose. La misura, finanziata dal Fondo Sicilia e gestita da Irfis-FinSicilia, consente di ottenere un contributo a fondo perduto che copre fino al 70% degli interessi sui prestiti accesi dal 1° gennaio 2025 per l’acquisto di beni durevoli. Si tratta di un provvedimento pensato per garantire un aiuto concreto, evitando che i nuclei familiari debbano rinunciare a beni indispensabili. La dotazione economica stanziata è rilevante: 15 milioni di euro per il 2025 e altrettanti per il 2026, una cifra che testimonia la volontà di sostenere lo sviluppo sociale ed economico dell’isola.
Chi può richiedere il contributo e quali beni sono ammessi
Il fondo perduto è destinato ai residenti in Sicilia con un ISEE 2025 inferiore a 30.000 euro. L’importo riconosciuto può arrivare fino a 5.000 euro, con un minimo garantito di 150 euro, erogato in un’unica soluzione tramite bonifico bancario o carta prepagata. La graduatoria verrà formata in base al valore dell’ISEE, dando priorità a chi possiede l’indicatore più basso. In caso di parità, conterà l’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Tra i beni ammessi al finanziamento rientrano elettrodomestici di uso quotidiano, veicoli con cilindrata fino a 1.200 cc, dispositivi medici e protesi. Restano esclusi gioielli, automobili con cilindrata superiore a 1.200 cc, motocicli sopra i 125 cc, mobili d’antiquariato, generi alimentari, farmaci, abbigliamento e libri. La scelta di limitare la platea dei beni acquistabili è stata voluta per concentrare le risorse su prodotti effettivamente utili alla vita quotidiana, senza favorire spese di lusso o di consumo immediato.
Sono escluse due categorie precise: i soggetti sottoposti a misure di prevenzione definitive in base al D.lgs. 159/2011 e coloro che hanno condanne definitive per i reati previsti dal D.lgs. 36/2023. Il rimborso sarà accreditato in unica tranche e dall’importo spettante verrà trattenuta una quota pari all’1,5% per i diritti di istruttoria, oltre all’IVA. Un dettaglio tecnico che non riduce il valore del beneficio, ma ne certifica la trasparenza.
Modalità di domanda e tempi per ottenere il fondo
Per ottenere il contributo è necessario presentare la domanda attraverso la piattaforma ufficiale di Irfis utilizzando le credenziali SPID o CNS. La documentazione richiesta comprende la certificazione ISEE aggiornata, un documento d’identità valido, copia del contratto di finanziamento e la fattura o lo scontrino che attesti l’acquisto del bene. Ogni richiedente può presentare una sola domanda per ciascun prestito contratto.
Dopo la chiusura del bando, Irfis pubblicherà la graduatoria definitiva, che avrà valore di notifica ufficiale per l’erogazione dei contributi. Il pagamento verrà effettuato direttamente sul conto o sulla carta indicata dal beneficiario. Il meccanismo si inserisce in un quadro più ampio di misure pensate per fronteggiare le difficoltà economiche di molte famiglie siciliane. Non a caso, la Regione ha deciso di investire risorse significative in un progetto che punta a rafforzare il tessuto sociale ed evitare che le spese legate a beni necessari diventino insostenibili.
La trasparenza della procedura è garantita da un servizio di assistenza telefonica e da una sezione dedicata alle FAQ, attiva nei giorni feriali dalle 9 alle 17. Strumenti pensati per semplificare l’accesso e ridurre gli errori nella compilazione delle domande. Con questo provvedimento la Regione Siciliana offre una risposta tangibile alle difficoltà delle famiglie, dimostrando come una misura mirata possa sostenere l’economia domestica senza alimentare consumi superflui.