
Ora solare cambia tutto: quest'anno sarà in una data particolare - ecoblog.it
Quest’anno il ritorno all’ora solare sorprenderà molti: avverrà prima del solito e potrà causare piccoli sfasamenti nel ritmo del sonno. Ecco cosa sapere e come prepararsi.
Quest’anno diremo addio all’ora legale un po’ prima del previsto. Domenica 26 ottobre 2025, infatti, tornerà l’ora solare, e le lancette dell’orologio dovranno essere spostate un’ora indietro, dalle 3 alle 2 di notte. Una data che può sembrare anomala, dato che di solito il cambio cade intorno al 28 o al 29 ottobre, ma non c’è alcun errore: si tratta semplicemente dell’applicazione della regola stabilita dall’Unione Europea.
Secondo la direttiva comunitaria, il ritorno all’ora solare avviene sempre l’ultima domenica di ottobre. Nel 2023 era il 29, nel 2024 il 27, e nel 2025 l’ultima domenica del mese cade appunto il 26. Il calendario, dunque, non anticipa davvero nulla: è solo una diversa combinazione di giorni che spinge il cambio d’orario a cadere leggermente prima. Per molti, questo momento segna l’inizio dell’autunno “vero”, con le giornate più corte, le prime luci accese nel tardo pomeriggio e un ritmo più lento. Ma non tutti accolgono con entusiasmo il cambio: anche se “guadagniamo” un’ora di sonno, il corpo spesso reagisce con una sensazione di stanchezza o irritabilità.
Il mini jet lag del cambio d’ora
L’effetto più comune dopo il ritorno all’ora solare è il cosiddetto “jet lag da cambio d’ora”, una piccola alterazione del nostro equilibrio biologico. Il nostro corpo è regolato da un ritmo circadiano, una sorta di orologio interno che governa il ciclo del sonno, la fame, l’umore e la produzione di ormoni.

Anche solo un’ora di differenza può bastare per mandarlo in confusione. È per questo che molte persone si sentono più stanche, irritabili o distratte nei giorni successivi al cambio. I disturbi più frequenti sono la sonnolenza diurna, la difficoltà ad addormentarsi la sera, un calo della concentrazione e talvolta anche disturbi digestivi leggeri o una fame insolita fuori orario. L’organismo, semplicemente, ha bisogno di qualche giorno per risincronizzarsi con il nuovo ritmo. E anche se i sintomi spariscono presto, vale la pena prepararsi per tempo per evitare che il cambio pesi troppo sulla quotidianità.
Come adattarsi al nuovo orario senza stress
Per attenuare gli effetti del passaggio all’ora solare, bastano piccole abitudini. Gli esperti del sonno consigliano di anticipare gradualmente l’orario di sonno nei giorni precedenti, andando a letto e svegliandosi 15-20 minuti più tardi ogni giorno. In questo modo, il corpo arriverà già parzialmente abituato alla nuova scansione del tempo.
Un altro aiuto prezioso è la luce naturale del mattino. Esporsi al sole subito dopo il risveglio – anche solo 15 minuti – aiuta a “spegnere” la produzione di melatonina, l’ormone del sonno, e a dire al corpo che è ora di attivarsi. Una colazione vicino alla finestra o una breve passeggiata mattutina possono fare la differenza. Nei giorni intorno al cambio d’orario, è meglio limitare caffè e alcol, perché entrambi interferiscono con la qualità del sonno. Meglio evitare la caffeina nel pomeriggio e l’alcol nelle ore serali, anche in piccole quantità. L’attività fisica resta un ottimo alleato, purché svolta al mattino o nel primo pomeriggio: allenarsi troppo tardi può invece ritardare l’addormentamento.
Infine, mantenere orari regolari per i pasti aiuta il corpo a ristabilire la propria routine. Colazione, pranzo e cena sempre più o meno alla stessa ora danno al nostro organismo un punto di riferimento stabile, facilitando l’adattamento. In pochi giorni, il corpo si riallinea naturalmente, e la sensazione di affaticamento scompare. Ma conoscere il perché di questo piccolo “scombussolamento” e prepararsi in anticipo permette di affrontare con serenità uno dei momenti più tipici dell’autunno italiano.