
La soluzione alle bottiglie di plastica - www.ecoblog.it
Avresti mai pensato di poter guadagnare con quelle che sono le bottiglie di plastica? A quanto pare, in futuro, questo sarà possibile.
Ci hanno sempre insegnato l’arte del riciclo e che ogni rifiuto è sempre una risorsa se riciclato per bene, a partire dal suo conferimento nel giusto contenitore. Ma guadagnarci addirittura, a molti, poteva sembrare qualcosa di assurdo.
E invece, pare che potrà succedere a breve. Cerchiamo di capire di cosa si tratta e come sarà possibile tutto questo.
Qual è il futuro della plastica?
Pensare ad un mondo sommerso dai rifiuti, è un qualcosa che ci fa davvero male. Però, dall’altro lato, siamo noi stessi a produrre rifiuti che possono e che devono, invece, essere riciclati quanto più possibile. Fra questi, in primis su tutti, vi è la plastica. Sapevi che, anche con una sola bottiglia, in futuro, sarà possibile guadagnarci?
A quanto pare non è del tutto fantascienza. L’inquinamento da plastica è uno dei problemi ambientali più gravi e urgenti per il pianeta e, per questo motivo, si stanno cercando quante più strategie possibili per poterlo evitare e indurre l’uomo a capire davvero l’importanza e l’arte del riciclare.
Non solo un riciclo alternativo e consapevole da insegnare anche nelle scuole, ma la possibilità di capire davvero come si possa ridurre il numero di bottiglie di plastica nel mondo. Se i tappi possono trovare una loro collocazione in quelli che sono oggetti di riciclo, la difficoltà la si trova nelle bottiglie vere e proprie.
Ecco cosa si sta cercando di fare
Da qui, la necessità di guardare al futuro, che si chiama bioplastica, ovvero abbandonare progressivamente la plastica tradizionale per produrre bottiglie in materiali biodegradabili o compostabili. Si tratta di materiali che hanno un’origine vegetale e che si decompongono naturalmente, senza lasciare residui di microplastiche.

L’Unione Europea ha stabilito che entro il 2030 tutti gli imballaggi monouso dovranno essere riciclabili o compostabili. Particolare attenzione meritano le microplastiche, minuscole particelle presenti nei pesci e persino nell’acqua che ingeriamo quotidianamente, poiché non è ancora chiaro quali conseguenze possa avere l’assunzione costante di queste sostanze sull’organismo umano, ma diversi studi indicano che potrebbero interferire con il metabolismo e il sistema ormonale.
Dall’altro lato, infine, sta a noi capire la necessità di abbandonare, piano piano, quella che è la plastica per lasciare definitivamente spazio a materiali che siano riciclabili quanto più possibile, non solo per non inquinare, ma perché si abbia la possibilità che si disintegrino nell’ambiente quanto prima possibile, senza lasciare traccia e di conseguenza, un pericolo ulteriore.