"Addio camini e stufe a legna", la decisione dell'Ue-ecoblog.it
È vero che l’Unione Europea intende vietare, a breve, camini e stufe a legna? Tutto ciò che c’è da sapere, in merito.
Con il freddo che man mano, in questo autunno, andrà facendosi sempre più intenso, si torneranno a usare tutti i vari sistemi di riscaldamento. Si riaccenderanno, dunque, termosifoni, stufette, pellet, stufe a legna e camini. Queste ultime due soluzioni sono molto apprezzate perché hanno rendimenti di riscaldamento molto elevati, in quanto non si limitano a riscaldare solo una stanza, ma anche tutta una casa.
Inoltre, la legna costa meno di gas/elettricità, per cui molti scelgono questo tipo di riscaldamento per risparmiare, in un periodo in cui le bollette costano. E proprio su camini e stufe a legna, in questi mesi, sono circolate diverse voci, che supponevano venti di cambiamento. Qualcuno ha supposto che l’Ue avrebbe deciso di vietarli, ma come stanno davvero le cose?
Camini e stufe a legna, che cosa sta succedendo e cosa vuole fare l’Europa
Da quanto si apprende, l’Unione Europea sta esaminando una legge detta direttiva Ecodesign, che serve a fissare degli standard di sicurezza ed efficienza di alcuni apparecchi.

Tra questi, ci sono, per l’appunto, stufe a legna, camini, caldaie a biomassa. Lo scopo, però, non è, come qualcuno ha supposto, vietare camini e stufe a legna. L’obiettivo è quello di stabilire norme più rigide, in modo da abbassare i livelli di inquinamento prodotti da questi meccanismi.
La Commissione Ue avrebbe dovuto presentare un disegno di legge nel febbraio scorso, ma ha poi rimandato in quanto sono necessarie ulteriori analisi, e c’è un ampio dibattito in merito, poiché si tratta di un tema che coinvolge milioni di persone. Per il momento non ci saranno modifiche, ma se la legge dovesse essere approvata, potrebbe entrare in vigore, dal 2027 in poi.
Non ci saranno, comunque, divieti di alcun tipo in merito all’uso di camini e stufe a legna. Saranno dunque introdotti, eventualmente, standard più stringenti. Peraltro se questa legge dovesse passare, non sarà neppure retroattiva, quindi chi ha già una stufa non la dovrà cambiare per aggiornarla in base alle nuove regole.
Il motivo di questo probabile cambio di legge (sempre se nei prossimi anni dovessero approvarlo) riguarda il problema delle emissioni inquinanti di vecchi camini e stufe. Le polvere sottili emesse oltre a inquinare l’aria mettono a rischio la salute e possono essere causa di problemi respiratori e altre patologie. L’Agenzia europea asserisce che tali polveri causino oltre 240 mila decessi prematuri ogni anno, nel nostro continente.Per queste ragioni, l’Ue sta rivedendo i vari standard.
