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Cronaca ambientale

In Argentina represse le manifestazioni contro il fracking, trivelleranno Chrevron e YPF

Ieri sera è stata approvato a Neuquén, nel nord ovest dell’Argentina l’accordo tra il governo provinciale e YPF e Chevron per fracking alla ricerca di gas di scisto.

Oltre 5000 persone hanno manifestato ieri a Neuquén contro l’accordo tra la Provincia e Chrevron e YPF che ha ottenuto l’autorizzazione per il fracking nella regione per l’estrazione di gas scisto. Le forze dell’ordine sono intervenute reprimendo la manifestazione con un bilancio di 20 feriti di cui 8 gravissimi. Tra questi risulta esserci Rodrigo Barreriro, professore di 33 anni, figlio del Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia all’Università Nazionale di Comahue. L’insegnante è stato colpito da un proiettile di piombo ed è ricoverato in terapia intensiva al Castro Rendón Hospital.

La violenza è scoppiata senza preavviso a Neuquén quando circa 5000 persone si sono radunate fuori il palazzo della Provincia per manifestare il loro dissenso contro il contratto di esplorazione per il fracking. Per circa otto ore la polizia ha sparato proiettili di gomma e plastica, gas lacrimogeni e bombe sonore contro la folla.

Ha detto Felix Herrero ex ex direttore di Yacyretá durante l’ultimo governo di Juan Domingo Perón e specialista in energia:

Il decreto consente a Chevron l’esportazione del carburante a partire dal quinto anno del progetto, indipendentemente dal fatto che sia stata ottenuta l’autosufficienza. Voglio dire, è contro la legge Argentina consentire l’esportazione una volta raggiunta la fornitura completa del mercato nazionale.

Via | La Nacion, Diario Hoy

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