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Animali

Sconto sulla Tares per chi adotta un cane

Spetta ai singoli comuni decidere se applicare o no lo sconto per coloro che adottano un cane prelevandolo da un canile municipale

Venerdì 24 gennaio è il termine ultimo per il pagamento della maggiorazione della Tares, la tassa dei rifiuti destinata a pagata da proprietari o occupanti di beni immobili che, per la loro destinazione ed uso, possono generare rifiuti. Fra gli sgravi e le esenzioni è spuntato uno sconto che farà piacere a molti amanti degli animali.

I comuni italiani, infatti, potranno decidere se e in quale misura applicare uno sconto a tutti i contribuenti che preleveranno un cane da un canile municipale.

Apparentemente l’agevolazione potrebbe sembrare incongruente (il proprietario di un cane produce indubbiamente più rifiuti di chi non ne possiede uno), ma non è così, poiché per grande che sia lo sgravio fiscale non sarà mai oneroso quanto il costo che un canile municipale sostiene per ospitare i cani abbandonati.

Ogni ospite dei canali costa all’amministrazione una media di 4 euro al giorno, una quota che porta a 1500 euro la spesa complessiva annua.

Ora spetterà ai comuni decidere se applicare le agevolazioni e quanti scontare dalla singole Tares dei contribuenti. I primi comuni ad adottare questo tipo di politica sono stati in Sicilia. Alcuni giorni fa Franconfonte, in provincia di Siracusa, ha approvato un bonus fino a 450 euro. A Solarino, altro comune siciliano, ci sono state ben otto adozioni.

Un plauso è giunto dall’Ente Nazionale Protezione Animali:

I Comuni hanno capito che per loro i cani sono un costo, e che se si vuol spingere ad adottarli un incentivo non fa male. Ovviamente servono controlli, per evitare che qualcuno aderisca solo per evadere le tasse.

Chi volesse fare il furbo adottando un cane, per poi abbandonarlo una volta ottenuti i benefici della sua adozione, può mettersi l’animo in pace: gli addetti della polizia municipale effettueranno dei controlli a domicilio per verificare che i cani siano ancora con i loro padroni e, soprattutto, che vengano trattati bene.

Via | Il Sole 24 Ore

Foto © Getty Images

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