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Il carcere per chi usa i sacchetti di plastica, la legge in Mauritania

E’ entrata in vigore da poche ore, il 1° gennaio 2013, la nuova legge che vieta l’uso di sacchetti di plastica in Mauritania. Nel paese ai confini con il Sahara chi produce sacchetti di plastica, chiamati zazou, rischia la galera fino a un anno. Oltre alla pena detentiva sono previste multe fino a un milione di Ouguiyas (2.500 euro) per i produttori, gli importatori e gli utilizzatori di sacchetti di plastica.

Ma come mai una così pesante pena? I sacchetti di plastica rilasciati nell’ambiente sono dei veri e propri killer per pecore, capre, asini, cammelli e mucche che li ingeriscono mentre brucano l’erba. A risentire anche i pescatori che li trovano impigliati nelle reti o tra le eliche delle loro imbarcazioni. In Mauritania l’allevamento di bestiame è una attività alla base della loro economia e dunque la perdita di un capo di bestiame causata da una busta di plastica diventa punibile anche con il carcere. Si è calcolato che l’80% del bestiame muore a causa dell’ingerimento di sacchetti di plastica e che non conviene riciclare i sacchetti poiché la raccolta è troppo onerosa. Resta dunque l’unica soluzione: vietarli.


Sidi et les Zazous di Gret-videos

Già nel 2009 era partita la campagna di sensibilizzazione voluta dal ministero dell’Ambiente e dal ministro Amedi Camara in collaborazione con Lvia Italia e GRET due Ong che hanno preso parte al processo di sensibilizzazione.

In Africa già molti paesi hanno stabilito severe leggi in merito al divieto dei sacchetti di plastica che sono già stati banditi da Ouagadougou capitale del Burkina Faso e Senegal e Mozambico stanno invece sensibilizzando i cittadini. La plastica rappresenta il 25% delle 56 mila tonnellate di rifiuti prodotte annuallmente nella capitale Nouakchott secondo le statistiche ufficiali e la maggior parte dei sacchetti sono importati.

Sidi Ould Aleoimine direttore per la prevenzione e lotta all’inquinamento al ministero dell’ambiente della Mauritania spiega:
Oltre il 90% dei sacchetti di plastica sono importati. Le dogane che dipendono dal ministero delle Finanze, uno dei 4 ministeri che hanno firmato il decreto, sono stati allertati per il controllo alle frontiere.

Ma c’è chi non è d’accordo con questa decisione giudicata troppo drastica: Ahmed Vall Boumouzouna presidente dell’associazione Agir en faveur de l’environnement dice:

Eccellente per il principio ma manca di preparazione. Non è stato previsto nulla che possa rimpiazzare i sacchetti di plastica e cosa si farà dei 50 mila sacchetti già importati?

Via | Africa Express, Nigrizia, Sciences et Avenir, La croix
Foto | Flickr

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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Marina Perotta
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