Autonomia energetica della casa, quanto conviene e come si inizia

E’ il sogno di tutti: produrre in autonomia energia elettrica in casa e non pagare più la bolletta della luce. In effetti però non è molto semplice giungere a una totale auto-sufficenza di produzione di energia e occorre che ci si doti di più sistemi integrati per la sua produzione e parliamo di sistemi che usano solo fonti rinnovabili. Pensata così, almeno in prospettiva, sembra essere una vera rivoluzione: potenzialmente siamo tutti produttori di energia. E siamo miliardi.

Ho letto con interesse l’esperienza di Thomas Krause ingegnere e progettista di sistemi di produzione di energia da rinnovabili, presentata su Viviconsapevole che racconta di come sia riuscito a rendere autonoma energeticamente il suo podere in Toscana. Le fonti più usate sono: solare, geotermico e pompa di calore a aria.

Thomas è partito gradualmente, progettando prima un sistema di irrigazione che usa energia solare usando pompe per prendere l’acqua dal pozzo compatibili. Nel mentre ha iniziato la ristrutturazione della casa e dunque si è trasferito in una abitazione di appoggio più piccola dove ha installato un sistema di alimentazione solare per doccia all’aperto, luce e acqua incluso un piccolo bagno ecologico (qui credo si riferisca a un sistema di fitodepurazione).

La casa principale è stata così allestita:

Abbiamo restaurato la nostra casa principale, dove il consumo è più alto, realizzando un impianto a isola per un’utenza da 230 V con impianto da 1 kWp, 4 batterie, un inverter da 2,3kW e abbiamo vissuto così per diversi anni, riscaldando la casa con riscaldamento a pavimento e termosifoni, solare termico, una caldaia a condensazione e una stufa a legna. Abbiamo creato il nostro showroom con una caldaia a legna, una a pellet e ampliato l’impianto FV con un’aggiunta di 2,5 kW, cambiando l’inverter per una potenza utile di 6 kW, con delle batterie per l’accumulo di nuova tecnologia, con una vita media di 12 anni. Per avere più autonomia sulla parte idrica abbiamo realizzato altre cisterne di raccolta dell’acqua piovana e un pozzo con una trivellazione a 60 m di profondità, per il quale utilizziamo un pompa solare che consuma solo 250 W anziché 1200 W. Per i piccoli spostamenti, abbiamo uno scooter elettrico con un’autonomia di 90 km e tempo di carica di 3 ore.

Veniamo alle considerazioni di Thomas in merito poiché con l’impianto a isola sebbene sia completamente autonomo deve gestire il surplus di produzione in estate e la carenza in inverno. La soluzione è stata trovata usando batterie. Lui suggerisce batterie solari:

Attualmente la migliore batteria è quella solare, che ha una struttura interna diversa dalle batterie standard delle auto. Una batteria solare, di buona qualità, può avere una garanzia di 10 anni.

Prima di ogni entusiasmo però è necessario conoscere molto bene i propri consumi energetici;iniziare a elimonare ogni forma di spreco di energia e solo a quel punto si potrà consultare un esperto per iniziare un percorso di progettazione di una casa autonoma nella produzione di energia.

Foto | Energia e sole

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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