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Appello contro l’uranio impoverito per il conflitto Francia-Mali

In una lettera aperta scritta da Thierry Lamireau autore e regista del docuvideo di Uranium en Limousin scrive direttamente al presidente francese François Hollande chiedendo che nel conflitto in atto in Mali non siano usate munizioni con uranio impoverito:

In Mali e a vostro nome, la Francia ha deciso di inviare tra gli altri i Mirage 2000, i Rafale, elicotteri Tigre e blindati. Qusti mezzi usano per una distruzione rapida e efficace munizioni penetranti con uranio impoverito.


Spiega ancora Lamireau che i media nel Nord del Mali non possono testimoniare le azioni dell’esercito francese. E ne spiega il motivo:

Una delle ragioni di questa omertà è molto probabilmente dovuta all’uso dell’uranio impoverito da parte dell’aviazioni militare france. La mia esperienza dell’analisi delle rare immagini recuperate in giro mi fa propendere verso questa risposta.

Le munizionicon uranio impoverito sono detenute e usate da circa 50 paesi tra cui la Francia e anche l’Italia, poiché sono ritenute più efficaci rispetto alle armi al tungsteno e migliori nel penetrare nel blindati o nel cemento. Inoltre l’uranio impoverito costa meno del tungsteno ed è più ampiamente disponibile.le munizioni raggiungono anche a bersagli molto lontani il che aumenta la sicurezza dei soldati che le adoperano. Ma queste armi sono assolutamente devastanti per la salute delle persone e dell’ambiente.

Infatti l’uranio impoverito è piroforico e dunque incendiandosi rilascia particelle d’uranio; in contatto con il bersaglio esplode in tantissime particelle che sono rilasciate nell’ambiente per l’effetto Armor Piercing Incendiary. Dunque sono armi che contaminano con il particolato d’uranio ambiente e persone e la contaminazione può riguardare il suolo, l’acqua e l’aria e entrare nella catena alimentare di animali e umani.

L’uranio impoverito contamina non perché radioattivo (lo è debolmente) ma perché tossico al pari di piombo e tungsteno. Dunque Thierry lamireau conclude il suo appello a Hollande scrivendo:

Le Nazioni Unite hanno vietato le armi chimiche nel 1993, le armi laser accecanti nel 1995 e le mine antiuomo nel 1997.
La campagna di disarmo più recente ha portato alla messa al bando delle munizioni a grappolo (per i paesi che aderiscono alla convenzione sulle munizioni a grappolo 2008).Quali armi “nuove” dovrebbero essere vietate in futuro? Molte persone pensano che dovrebbero essere le armi all’uranio “impoverito”! le chiedo pertanto di impegnarsi a vietare le munizioni all’uranio impoverito coinvolgendo anche l’ONU affinché siano bandite perennemente.

Via | Le Grand Soir
Foto | Getty Images

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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Marina Perotta

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