La scorsa settimana è entrato in funzione il più grande sistema di batterie del pianeta, con lo scopo di regolarizza l’output energetico del parco eolico di Notrees, Texas da 153 MW; sì. proprio in Texas, il paese dei petrolieri ad oltranza, si sta sperimentando questa tecnologia all’avanguardia.
In caso di eccesso di produzione eolica il sistema di batterie Xtreme Power è in grado di immagazzinare 24 MWh di energia; in caso di bisogno è poi in grado di erogare una potenza istantanea di 36 MW, l’equivalente della potenza massima installa in 12000 abitazioni italiane.
Le batterie aumenteranno la resilienza della rete elettrica; in caso di picco della domanda, esse possono erogare energia nell’arco di pochi secondi, mentre attualmente gli impianti a gas impiegano circa un quarto d’ora per arrivare a regime di produzione.
E questo è solo l’inizio: tra i progetti sostenuti dal dipartimento energia USA c’è anche un analogo sistema di batterie da 75 MWh da installare a Modesto, California. Con un costo di 46 milioni di $, eviterà la costruzione di una centrale a gas da 78 milioni di $.
Sempre in California, si sta sviluppando un sistema di immagazzinamento dell’energia mediante aria compressa in depositi sotterranei, con una potenza disponibile di 300 MW.
Queste innovazioni nell”immagazzinamento dell’energia, mostrano che il futuro può essere solo rinnovabile: basta volerlo (e al contempo non volere più i combustibili fossili).
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