Secondo il rapporto pubblicato dall’ISAAA International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications nel mondo dal 1996 al 2012 si è passati da da 1,7 milioni di ettari coltivati con OGM a 170 milioni di ettari nel 2012. Una crescita di 100 volte.
Sono 28 i paesi in cui si coltivano piante geneticamente modificate e 20 tra quelli in via di sviluppo mentre sono 8 i paesi industrializzati.
Nel 2012 si sono aggiunti due nuovi Paesi che hanno iniziato a coltivare OGM e sono il Sudan (cotone Bt) e Cuba (mais Bt). Il Sudan è diventato il quarto paese in Africa, dopo il Sud Africa, Burkina Faso ed Egitto, per la commercializzazione di una coltura biotech per un totale di 20.000 ettari. A Cuba invece sono stati seminati 3000 ettari di mais Bt ibrido con una “commercializzazione regolamentata” e l’ iniziativa fa parte di un programma per le colture eco-sostenibili con ibridi di mais biotech e additivi micorrizici. Il mais Bt è stato sviluppato dall’Istituto per Ingegneria Genetica e Biotecnologia (CIGB) de l’Avana.
Il mais NK603, MON810, MON1445 et Bt11 e la soia GTS sono i più coltivati e il paese che ha più colture OGM sono gli Stati Uniti seguito dal Brasile, mentre in Canada cresce la superficie coltiva a a canola mentre in Europa si coltiva in Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania.
Via | Actu-Environment, ISAAA, Business daily Africa
Foto | Actu- Environment
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