Alla fine, la colpa è stata di un topo, ma non si tratta di un cartone animato. Si tratta del blackout della centrale danneggiata di Fukushima, che ha tenuto in scacco la Tepco per oltre trentanove ore.
I tecnici alla fine hanno trovato il corpo bruciacchiato di un roditore all’interno di un quadro elettrico alloggiato su un sistema mobile all’interno di un TIR. Si pensa che il ratto abbia morso alcuni fili, provocando un corto circuito.
Il blackout aveva fermato le pompe dei circuiti di raffreddamento e la temperatura nella piscina del reattore n. 4 era salita fino a oltre 31 °C, rispetto ai 25 consueti. Ora occorreranno diversi giorni per riportare la situazione alla normalità (sempre che si possa parlare di normalità in un posto come questo).
Con un certo candore, la Tepco ha ammesso di non avere preso alcuna misura per prevenire le infiltrazioni di animali selvatici nella centrale.
Il gigante Tepco sconfitto da un topo… non si tratta solo di una questione di immagine: come giustamente nota Asia Pacific News, questo incidente ci ricorda lo stato precario dell’impianto; a due anni dal disastro non si può proprio dire che la situazione sia sotto controllo.
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