Sottraiamo e inquiniamo il 54% dell’acqua dolce per agroalimentare e tessile

Oggi è la giornata internazionale dell’acqua, ricorrenza voluta dall’ONU per ricordare quanto questa risorsa sia fondamentale per la vita sul Pianeta. Noi viviamo di acqua e gli ecosistemi che vivono di acqua dolce sono il 7% delle 1,8 milioni di specie conosciute, tra cui un quarto dei 60.000 vertebrati noti e si estinguono mediamente 5 volte in più rispetto alle specie terrestri. Infatti l’uomo si prende il 54% di tutta l’acqua dolce accessibile per usarne il 20% nell’industria e il restante in agricoltura.

Secondo il rapporto WWF Living Planet Report 2012 la capacità di autorigenerarsi dell’acqua è diminiuita del 37% e del 70% nelle zone tropicali. Ma nonostante la consistente diminuzione l’industria continua a prelevarne il 20%.

L’Unesco ha stimato che l’acqua che sarà usata per l’industria passerà dai 752 km3 l’anno del 1995 ai 1.170 km3 nel 2025 rappresentando così il 24% del prelievo totale di acqua dolce. E non restituirà solo merci ma anche acqua inquinata. Infatti nelle acque sono accumulate ogni anno dalle 300 alle 500 tonnellate tra metalli pesanti, solventi, fanghi tossici e di altri rifiuti. Le industrie che inquinano maggiormente sono quelle della trasformazione alimentare responsabile del 40% dell’inquinamento organico.

Ma anche l’industria tessile inquina e tanto. E’ Greenpeace international a portare avanti con la campagna Detox per avere industrie meno inquinanti e come ha spiegato l’attivista cinese Tianjie Ma a capo di Greenpeace East Asia’s Toxic Campaign:

Lo scorso mese il governo cinese ha riconosciuto per la prima volta l’esistenza di” villaggi del cancro, legati all’inquinamento da sostanze chimiche pericolose e ha segnalato volontà di affrontare l’inquinamento delle acque in maniera aperta e trasparente. acqua in modo aperto e trasparente.

D’altronde resta clamoroso il caso degli oltre13 mila maiali trovati morti nel fiume Huangpu a Shanghai probabilmente per aver ingerito l’acqua inquinata.

Per ora alla richiesta di disinquinare l’industria tessile, che ha le sue mille fabbrichette proprio in Cina e India, hanno risposto all’appello alcune tra le grandi multinazionali come Zara, H&M, Levi’s, Victoria’ Secret annunciando l’impegno di eliminare tutte le sostanze chimiche pericolose dalle loro catene di approvvigionamento e prodotti. In tutto il mondo un’ondata di modaioli, designer e attivisti si è unita insieme per chiedere vestiti la cui storia faccia sentire orgogliosi.

Via | Comunicato stampa WWF, Comunicato stampa Greenpeace international
Foto | Getty Images

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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Marina Perotta

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