Il ricorso presentato dal Comune di Albano è stato di fatto smontato punto su punto dai giudici amministrativi, che avevano sospeso i lavori scatenando le urla di giubilo dell’intera comunità.
In tal senso tuttavia è sbagliato sostenere che
il Tar è tornato sui suoi passi
come potrebbe sembrare, quanto piuttosto che le verifiche sui provvedimenti relativi ai lavori di realizzazione e messa in esercizio dell’inceneritore si possono considerare concluse.
Il Tar insomma chiude le polemiche (o forse ne apre di nuove) autorizzando la ripresa dei lavori per l’inceneritore; a chi lamenta che questi sia inquinante e pericoloso per la salute pubblica, il Tribunale risponde così:
L’impianto non è in esercizio, dovendo ancora essere realizzato. Pertanto non è possibile riscontrare nessun pericolo per la salute pubblica nei provvedimenti in esercizio.
Insomma, fino a quando l’opera non sarà terminata l’argomento “salute pubblica” è out, fuori definitivamente dalle contestazioni. Una posizione decisamente particolare, molto giuridica e poco amministrativa, quella del Tribunale. Secondo il Tar
L’inquinamento del sito non appare piu’ essere sussistente, come si desume dai risultati delle ulteriori analisi dell’Arpa Lazio contenuti nella nota 99288 del 19.12.2012.
Una decisione rispettata ma contestata dal ricorrente, il Comune di Albano, che lamenta come il Tar si sia basato solo su dei rilievi dell’Arpa Lazio del 19 dicembre scorso, ma non menzionando tutt’un’altra serie di analisi, anche commissionate dalla Regione, che l’inquinamento lo sottolineano eccome.
Insomma, una patata bollente che il Tar ha rispedito alla politica. Albano: il Tar Lazio ci ripensa, l’inceneritore si può costruire
E’ giunto il momento che il Presidente della Regione Lazio dica cosa pensa della situazione dei rifiuti nel Lazio e soprattuto dell’impianto di incenerimento previsto a Roncigliano. Non vorremmo che il suo silenzio assordante, che dura da quando era Presidente della Provincia, voglia sottindere una sua aspirazione pittorica nel quadro di cui sopra
scrive il delegato ai rifiuti del Comune di Albano Luca Andreassi su Facebook.
Via | Ansa
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