Crisi e maltempo hanno cambiato la condotta alimentare degli italiani che in questa Pasqua 2013, con meno risorse economiche a disposizione e costretti in casa dalla pioggia e dalle rigidità del clima, hanno tagliato la spesa in prodotti tipici industriali per dedicarsi alla preparazione casalinga di dolci e piatti tipici della tradizione.
Secondo la stima di Coldiretti l’80% degli italiani ha consumato il pranzo di Pasqua a casa, riducendo la spesa per uova di cioccolata (che ogni tanto peccano di over packaging come fa notare Andrea Spinelli Barrile) e colombe industriali che, infatti, vengono già vendute con sconti al 30%.
A confermare il fenomeno del ritorno al “fai da te” è la crescita degli acquisti di materie prime come uova, farina, zucchero, burro e formaggi (come per esempio la ricotta) che rappresentano la base di molti dolci locali.
La pastiera napoletana (di cui Marina Perrotta propone una versione vegan) e la treccia pasquale, la scarcedda lucana e la torta pasqualina ligure, la cuzzupa calabra e le titole friulane sono le torte (dolci ma anche salate) che, da sempre, contraddistinguono l’arrivo della primavera e le festività di Pasqua.
Coldiretti registra una flessione anche nell’acquisto del pesce fresco in occasione del Venerdì santo che la tradizione vuole di “magro”. Il 47% degli italiani si attiene alla regole di astensione dalla carne, ma il 13% ammette di rinunciare più per motivi economici che per ragioni religiose.
Anche nei ristoranti si registra una flessione così come nelle prenotazioni alberghiere, condizionate in negativo dall’instabilità delle condizioni meteo.
Via | Coldiretti
Foto © Getty Images
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