L’eolico della follia nelle Filippine, quando la sostenibilità diventa “trash”

Quando la sostenibilità diventa trash ecco spuntare dei veri e propri obbrobri di follia umana: è il caso, clamoroso, dell’impianto eolico filippino eretto lungo la baia di Bangui sull’isola Luzon, nella provincia di Ilocos Norte: un esempio tra i più classici di estetica dell’orrido, il timore (o l’incubo) di persone come Vittorio Sgarbi, che non perde occasione per manifestare la sua totale contrarietà alle pale eoliche, che rovinerebbero in toto l’orografia dei paesaggi.

Certo, tra il “no eolico” e “eolico spinto” ci passano tanti kilowattora, ma qui il discorso è differente: a voi piacerebbe fare una corsa in spiaggia e trovare decine di pale eoliche affacciate lungo il mare?

La domanda me la sono posta anche io, ma la risposta che ho trovato mi ha dato solo nuove perplessità: si, molte persone adorano tutto questo, anzi, lo osannano come la meta definitiva dell’integrazione sostenibile tra uomo e natura. Un po’ azzardato direi.

Per farvi un’idea più chiara potete consultare questo link, all’interno del quale troverete qualche recensione delle Bangui Windmills, le pale eoliche della baia di Bangui:

“Molto bello, non sono mai stato in un posto come Bangui!”
“Adoro Bangui perchè adoro le energie alternative! Quando ci sono stata a correre il vento era così forte che le mie tasche si riempivano di sabbia”
“Sono bellissime, alte come palazzi di cinquanta piani.”

Questi sono solo alcuni dei commenti che potete trovare, anche qui e qui.

L’impianto fornisce circa il 40% del fabbisogno di elettricità della provincia di Ilocos Norte ed è la prima centrale energetica rinnovabile di tutte le Filippine (nazione completamente dipendente da petrolio e gas naturale); National Grid (la utility filippina) ha avviato recentemente un piano da 2.5 miliardi di pesos (circa 45 milioni di euro), secondo il Dipartimento dell’Energia filippino l’area nord-est della regione di Luzon ha il maggior potenziale di generazione di energia eolica del Paese.

Il progetto di National Grid è portare a termine la linea elettrica Laoag-Bangui da 230-kilovolt, progetto che le permetterebbe di avviare altri progetti nell’eolico e migliorare l’affidabilità del network di trasmissione nella regione.

Il tutto, a discapito della bellezza.

Foto | EPA/DENNIS M. SABANGAN

A.S.

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