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Lo shale gas in Europa non è conveniente come negli Usa

Robin Miege, director of strategy Environment Directorate-General della Commissione europea gela le possibilità dell’Europa di ottenere gas a prezzi bassi attraverso le estrazioni di shale gas. Anche se la consultazione pubblica in merito lanciata dal 20 dicembre 2012 al 23 marzo 2013 i cui risultati sono stati presentati lo scorso 7 giugno riporta che i cittadini europei (per la verità hanno votato 22.122 cittadini per lo più polacchi, francesi, rumeni, spagnoli e tedeschi) si sono espressi positivamente nei confronti dello sviluppo dello shale gas.

La posizione Europea è la seguente e l’ha espressa Connie Hedegaard commissario europeo per l’azione per il clima che nel corso dell’European Business Summit dello scorso 15 maggio ha detto:

In Commissione europea non ci importa dello shale gas. Se gli Stati membri vogliono lo shale gas, possono farlo. La scelta del mix energetico spetta agli Stati membri. E se decidono per lo shale gas, gli esperti gli diranno che in UE non sarà possibile ottenere gli stessi prezzi degli Stati Uniti.

Anche secondo Miege, le condizioni in Europa sono piuttosto diverse e probabilmente non potranno essere replicate quelle di vantaggio ottenute negli Stati Uniti in merito all’abbassamento dei prezzi del gas. Il punto però è che con i prezzi per l’energia in Europa oltre il doppio dei livelli degli Stati Uniti, i combustibili fossili non convenzionali iniziano a essere considerati interessanti anche qui.

Per Friend’s of Earth Europe la consultazione non dice che i cittadini europei,per lo più polacchi e direttamente interessati alle trivellazioni, siano favorevoli alle estrazioni di gas scisto, anzi viene posta l’attenzione su fatto che non esiste in merito una legislazione adeguata. In merito c’è molta cautela anche da parte dell’IEA, l’Agenzia internazionale per l’ambiente che avverte che i costi di produzione sui carburanti non convenzionali costano il doppio in Europa. Infatti, ci sono importanti differenze geologiche e geografiche tra Stati Uniti e Europa, così come la maggiore densità di popolazione e infrastruttura per il gas da sviluppare in alcuni paesi.

Sostanzialmente ogni Stato membro può decidere ovviamente per se stesso ma nella consapevolezza che: a)estrarre gas scisto costerà troppo anche per l’ambiente con inquinamento delle acque e emissioni di CO2; b) non ci sono stime sufficienti rispetto alle possibili quantità di gas che si andranno a ottenere tali da giustificare le estrazioni; c) l’Europa non sembra essere troppo interessata.

Via | Euractiv

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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