Orlando: “Superare Malagrotta”. E Marino si arrabbia con alcuni operai Ama

“Lo vedi/ecco Marino” recita una tipica canzone romanesca: ed eccolo davvero il neosindaco Ignazio Marino, paladino dei romani, in sella al suo cavallo di ferro a pedali in difesa dell’ambiente e del decoro urbano: come riportano i colleghi di 06blog infatti il sindaco di Roma avrebbe redarguito alcuni addetti dell’Ama (la municipalizzata dei rifiuti) perchè sorpresi a mescolare il vetro con i rifiuti indifferenziati.

“Girando in bicicletta mi sono accorto che ci sono anche altri vantaggi. Oggi ho sorpreso alcuni dipendenti dell’Ama che mettevano il vetro nei contenitori dei rifiuti indifferenziati, invece di quelli dedicati che erano li’ di fianco. Gli ho detto che noi dobbiamo dare il buon esempio come amministrazione ai cittadini”.

Ha poi dichiarato il sindaco. Tornando però al problema macroscopico, quello relativo a Malagrotta ed all’intero ciclo dei rifiuti prodotti dalla città di Roma e dal Vaticano, l’eredità da gestire per Marino è mastodontica: un’unica discarica, già prorogata, ma con la chiusura ultima prevista tra 12 giorni, il sacrosanto malcontento della popolazione, la raccolta differenziata che (per varie ragioni) è ferma sotto al 30% (e non al 31% come proclamato dall’ex sindaco Alemanno anche dopo la sconfitta elettorale), i debiti di Ama, il monopolio Cerroni.

Insomma, un vespaio in cui chi ci infila le mani rischia perennemente di uscirne dolorante. Marino la considera la prima emergenza da affrontare: si è già scambiato la documentazione tecnica con il predecessore e con tutti gli enti implicati nella vicenda, Regione, Provincia e commissario straordinario, ed in settimana affronteranno di petto la questione, incontrandosi in un vertice tra giovedì e venerdì.

Nel frattempo sembrano tutti concordi con il punto di non ritorno su Malagrotta: tutti d’accordo per chiuderla ma altrettanto timorosi di mettere sul piatto le alternative che, come sempre, scatenerebbero tensioni tra la popolazione. Il ministro Andrea Orlando ha confermato la proroga per il prefetto Sottile (il cui incarico scade il 7 luglio, visto che fino a pochi giorni fa Malagrotta andava chiusa ma che, come vi aveva preannunciato Ecoblog, sotto elezioni la cosa sarebbe stata impossibile), ma ha anche specificato che oltre Malagrotta c’è solo un sistema virtuoso:

Siamo in una situazione in cui a Roma dobbiamo andare oltre Malagrotta, e rafforzare il percorso per non portare più in discarica, ovunque, il tal quale. In più bisogna aumentare la raccolta differenziata. Questi sono gli obiettivi che ci dobbiamo dare.

Certo è che dal 1988 i romani ascoltano la solita litania, oramai antica come la colonna Traiana.

Ci sono, in ultimo, due altre questioni: la nomina dell’assessore al Comune di Roma e la denuncia dei cittadini della Valle Galeria, secondo i quali non è vero, come dice Michele Civita (assessore regionale alle politiche del territorio) che dall’11 aprile Malagrotta accoglie solo rifiuti trattati, come previsto dal decreto Clini.

© Foto Getty Images – Tutti i diritti riservati

A.S.

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