Il Canale di Panama raddoppia, ma Nicaragua, Guatemala e Honduras lanciano la sfida

È iniziata la corsa alle vie per unire l’Oceano Atlantico all’Oceano Pacifico in Centro America. L’obiettivo è spezzare il monopolio del canale di Panama i cui lavori si conclusero nel 1914, ma la cui attività iniziò solamente nel 1920. Dal 2014, proprio in occasione del Centenario della conclusione dei lavori, il canale sarà raddoppiato consentendo il transito di navi più grandi.

Da 93 anni il canale di Panama consente il passaggio dall’Atlantico al Pacifico in 4-5 ore, evitando la circumnavigazione dell’America Latina. Ma ora è partita una vera e propria competizione fra i Paesi del Centro America per allestire nuovi corridoi interoceanici che consentano ai Paesi “ospitanti” il ritorno economico degli onerosi pedaggi (nel 2008 il cargo MSC Fabienne pagò 317.142 dollari per un singolo transito).

Il corridoio interoceanico del Guatemala dovrebbe unire i dipartimenti di Santa Rosa (Pacifico) e di Izabal (Atlantico), per una lunghezza di 372 km. I lavori dovrebbero cominciare nel 2014 con un costo di 6808 milioni di euro.

Il canale secco dell’Honduras la cui data di inizio lavori verrà stabilita il prossimo 8 luglio, unirà Puerto Castilla e Amapala.

Il terzo canale concorrente sarà quello del Nicaragua il cui costo dovrebbe essere di 30.260 milioni di euro e di cui non è ancora stato chiarito il tragitto. Attualmente le ipotesi sui percorsi di navigazione sono sei e la decisione dovrà essere presa in tempi brevi visto che i lavori dovranno cominciare nel maggio 2014 per concludersi presumibilmente nel 2024. La lunghezza probabile è di 286 km.

Per quanto riguarda il canale di Panama (lungo 80 km), gli interventi di raddoppio, iniziati nel 2007 e in via di conclusione entro il 2014, sono costati “solo” 3.971 milioni di euro. Ai lavori ha preso parte anche l’italiana Impregilo. Le spese di raddoppio verranno coperte in meno di un anno visti i profitti stimati in 4690 milioni di euro l’anno.

Via | El Pais

Foto © Getty Images

 

Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, attivo sul web dal 2000 ha collaborato con numerose testate fra cui L'Unità, Narcomafie, La Nuova Ecologia, Slow Food, Terra, Alp, Ciclismo, Sport Week, Extratorino, Suden e Cinecritica. Fra i suoi libri più noti vi sono "Propaganda Pop", "Giornalismo online", "Giornalismo digitale" e "Storia del ciclismo". Ha co-diretto il documentario "Benvenuto Mister Zimmerman".

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