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Grande alluvione a Calgary, Canada, capitale delle sabbie bituminose

Questa settimana un violento alluvione ha colpito Calgary, capitale dello stato dell’Alberta, Canada, per la prima volta nella sua storia. Gli abitanti sono stati sopresi dalla rapidità con cui sono salite le acque. 75000 persone sono state evacuate.

La prima ministra Alison Redford ha confermato che questa è la peggiore crisi nella storia dello Stato, «nell’Alberta non abbiamo mai visto nulla di simile. Dovremo convivere con questo per sempre».

La violenza delle acque ha causato anche danni all’oleodotto che trasporta 345000 barili al giorno di greggio sintetico prodotto a Fort Mc Murray dalle sabbie bituminose. Sono fuoriusciti nell’ambiente 750 barili di greggio prima che l’oleodotto venisse chiuso, forzando una riduzione della produzione della Suncor e di altre aziende.

Secondo uno studio pubblicato su Nature all’inizio di giugno, i cambiamenti climatici stanno aumentando il rischio di alluvioni e per una sorta di dantesca pena del contrappasso, i cambiamenti climatici si fanno sentire proprio in uno stato che sta grandemente contribuendo alle emissioni di CO2. Per ricavare una tonnellata di petrolio (prima ancora che venga bruciata) si emettono infatti 0,58 t di CO2.

«Dopo aver negato i cambiamenti climatici, il primo ministro conservatore Harper ora ordinerà alle acque di ritirarsi» ironizza la Montreal Gazette.

La speranza di molti è che gli Albertiani imparino dalle catastrofi e inizino ad essere un po’ meno orgogliosi dei loro giacimenti bituminosi.


Devastante alluvione colpisce Calgary

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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