Taranto, blackout alla raffineria Eni: fuoriuscita di liquido grigiastro in mare e fumo nell’aria

Nella raffineria Eni di Taranto c’è stato, nel pomeriggio di lunedì 8 luglio, un un blackout, probabilmente dovuto a un fulmine caduto durante un violento nubifragio. Ci sono state fiamme e molto fumo nero nell’aria (come è possibile vedere dalle foto pubblicate su Twitter da alcuni tarantini). Qualcuno ha addirittura pensato che la nuvola scura provenisse dall’Ilva, invece si trattava della raffineria Eni.

Secondo quanto riferito poco dopo l’incidente dal presidente di Peacelink Taranto Alessandro Marescotti, l’aria era diventata irrespirabile vicino alla raffineria, dove si trovavano alcune imbarcazioni, e nel quartiere Tamburi e ciò che ha destato più preoccupazione è il fatto che i tubi, andati in pressione durante il blackout, hanno liberato del liquido grigiastro in acqua.

Si è formata una chiazza estesa circa 80 metri lineari e larga 10 metri spinetta sotto la costa dal moto ondoso che ha così contenuto il materiale evitando che si disperdesse al largo. Per questo la Capitaniera di Porto ha fatto sapere che la situazione è sotto controllo, che non c’è il rischio che il liquido, un prodotto idrocarburico molto leggero, si disperda in mare. Gli esperti dell’Arpa analizzeranno il materiale per capire meglio di che cosa si tratta.

Appena si è diffusa la notizia e prima delle rassicurazioni della Capitaneria di Porto, Angelo Bonelli, presidente nazionale dei Verdi, ha manifestato l’intenzione di presentare una denuncia in procura a Taranto perché le centraline perimetrali di monitoraggio previste dall’Aia non sarebbero attive.
La preoccupazione degli ambientalisti è giustificata dal fatto che il liquido fuoriuscito è sembrato materiale di raffinazione misto a petrolio, poi definito un prodotto idrocarburico molto leggero dalla Capitaneria di Porto. I risultati delle analisi condotte dall’Arpa dovrebbero chiarirne l’entità.

Foto da Twitter

Lucia Resta

Giornalista professionista appassionata di sport fin da bambina, Lucia Resta ha sperimentato un po' tutti settori del giornalismo occupandosi anche di politica, cronaca, cultura e spettacolo per testate come La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Giornale, Radio News Network (che realizza i notiziari per RMC e 105), ApCom, e di fisco per giornali online specializzati. Ha lavorato per alcune web agency e attualmente si occupa di marketing online e della gestione della piattaforma di e-learning per Leconte Editore. Fa parte del duo di blogger Le Commari ed è proprietaria del web-zine Milady Magazine. Ha un master in Marketing e Comunicazione pubblica e d'Impresa e una specializzazione in Learning Object Design. Per Blogo scrive di sport (tutti!), fa parte della redazione all news ed è specializzata nel liveblogging.

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