Senatori in passerella all’Ilva di Taranto e gli emendamenti del M5S sono respinti

Il 22 e 23 luglio una delegazione di Senatori della Commissione Industria e Ambiente presiedute da Massimo Mucchetti (Pd) e Giuseppe Marinello (Pdl) ha visitato l’Ilva di Taranto; una visita guidata con percorsi prestabiliti e ben lontana dal contatto con la gente e con gli operai. La foto che vedete in alto si riferisce alla lettera inviata ai lavoratori dell’Ilva con le istruzioni per accogliere i senatori e sopratutto le indicazioni del percorso selezionato: sopralluogo all’Altoforno 5, al Treno Nastri e ai parchi minerali del Siderurgico.

Perché questa visita? In calendario al Senato c’è la discussione del decreto legge 61 fissata per il prossimo 29 luglio; il decreto nasce per l’Ilva ma sarà poi applicato a tutte quelle imprese o aziende di interesse strategico nazionale con più di 1000 dipedenti e/o in cassa integrazione da almeno 1 anno. Il Decreto è già stato apporvato dalla Camera lo scorso 11 luglio e dovrebbe essere convertito in legge il prossimo 3 agosto. Ma ovviamente in Senato sono stati presentati una serie di emendamenti tra cui la revoca del Garante dell’Autorizzazione integrata ambientale.

Il Movimento 5 Stelle ha presentato molti di questi emendamenti ma denuncia il Senatore Carlo Martelli sulla sua pagina Fb sono stati respinti e senza che ne sia stata riferita la motivazione portando così a blindare il decreto legge 61/2013.

Il resoconto del Senatore Carlo Martelli (M5S) dopo la visita all’Ilva

Ecco cosa scrive il Senatore Martelli subito dopo la visita all’Ilva:

La premessa è che come sempre, quando ti fanno fare queste visite guidate, ti fanno vedere uno stabilimento tirato a lustro e ti portano nei posti dove loro vogliono che tu vada e che sono stati maggiormente rimessi a posto. La seconda premessa è che la maggior parte della visita si é svolta nella sala riunioni dove ci hanno raccontato quanto è bella la metallurgia e quanto è bello avere uno stabilimento siderurgico. Ma andando direttamente al sodo; la visita è consistita nel farci vedere dove la “propietà”.. il commissario, nel caso particolare, stà applicando le disposizioni dell’autorizzazione integrata ambientale. Ebbene, noi abbiamo visto un piccolissimo nastro trasportatore che è stato coperto con un involucro di acciaio zincato e poi abbiamo visto 2 centraline che a detta(e poi ve lo racconterò) dei custodi giudiziari dell’impianto, non sono assolutamente in grado di misurare i livelli di emissione. Quello che invece è allucinante è lo “stato” dell’impianto; sembra uno di quegli impianti di archeologia industriale con macchinari che tu diresti che sono in dismissione. In particolare, tutta la parte dei parchi minerali, è sembrata veramente una cosa preistorica. Tra l’altro una delle procedure che devono essere messe in campo è quella della bagnatura. Voi immaginate delle montagne di minerali alte 20/30 metri con un piccolissimo getto d’acqua sparato da un camioncino che girava attorno; quindi le dispersioni di polveri rimane elevatissima. Tra l’altro, proprio per evitare che non ci fossero troppe polveri in sospensione, tutti i nastri trasportatori, che disperdono un sacco di materiale, erano fermi. Nonostante questo, il brillio della polvere di pirite era praticamente ovunque. Per quanto riguarda gli interventi di mitigazione come per esempio le reti che io chiamo zanzariere poste a salvaguardia del quartiere Tamburi, sono assolutamente insufficienti perchè, anche lì, è come prendere una zanzariera per afferrare un’aereo. Invece per quanto riguarda gli impianti, noi abbiamo visitato un’altoforno che era l’unico altoforno in azione: il numero 5 che ha 40 anni (ricordate questo numero perchè verrà importante dopo). E poi abbiamo visto un treno di laminazione. Quello che abbiamo visto nell’altoforno è abbastanza inquietante nel senso che appare un’impianto con tutti gli anni che esso dichiara e quindi noi non abbiamo visto un’impianto in efficienza e non abbiamo neppure visto l’idea o la messa in opera di provvedimenti atti a far si che questo impianto diventi un impianto moderno.

Conferenza stampa dei dipendenti ILVA


In alto il video della conferenza stampa dei dipendenti dell’Ilva che si è tenuta all’altezza della portineria. I dipendenti hanno denuciato l’inulitità della visita e invece affermano la necessità che il Dl 61/2013 sia profondamente rivisto.

Via | Comitato per Taranto
Foto | Comitato per Taranto

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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