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Gli oceani più acidi contribuiranno a riscaldare il clima per i cambiamenti del fitoplancton

Chi segue le questioni ambientali sa che l’eccesso di emissioni di CO2 prodotte dall’uomo sta acidificando gli oceani e che questo sta creando seri problemi per la formazione del guscio calcareo di molte specie viventi, comprese le ostriche.

Come se questo non bastasse, una ricerca appena pubblicata su Nature mostra che  oceani più acidi causeranno ulteriore global warming per i cambiamenti indotti nel fitoplancton.

Questi minuscoli esseri vegetali hanno infatti un ruolo importante nella mitigazione del clima, poichè rilasciano solfuro dimetile (quello che al mare dà il tipico odore di salsedine) che in atmosfera contribuisce alla formazione di aerosol che a loro volta riflettono la luce e favoriscono la formazione delle nubi,  fenomeni che riducono il riscladamento del pianeta.

La ricerca del Max Planck Institute mostra che l’acidificazione degli oceani riduce significativamente le emissioni di solfuro dimetile da parte del plancton, con un possibile ulteriore aumento di temperatura di 0,23-0,48 °C entro fine secolo.

Quanti sono ancora i fattori che ancora non conosciamo che potrebbero accelerare il riscaldemento? Quanti i feedback positivi che possono scatenare un effetto valanga? Questo dovrebbe insegnarci la massima precauzione e la massima priorità nel combattere i cambiamenti climatici.

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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