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Le foreste USA bruciano, non solo vicino al parco di Yosemite

Nei primi 7 mesi di quest’anno negli USA il fuoco ha distrutto 9600 km² di foresta (un’area grande come le marche), il 17% in più dello scorso anno. Come si vede dal grafico in alto, il trend degli incendi, anche con le consuete oscillazioni da un anno all’altro, è chiaramente in crescita, confermando quanto avevamo scritto qualche mese fa: l’area distrutta ogni anno dopo il 2000 è raddoppiata ripetto al quindicennio precedente.

I cambiamenti climatici all’opera sono naturalmente fortemente indiziati del trend incendiario americano, anche se la serie temporale non è abbastanza lunga da avere una prova definitiva.

Continua intanto il terribile incendio ai limiti del parco nazionale di Yosemite in California. Rispetto a quanto citato nel video qui sotto, USA Today riferisce che il fuoco ha distrutto oltre 600 km² di foresta e che il contenimento del disastro procede, visto che ora è sotto controllo il 15-20% dell’area. Sono all’opera 3750 pompieri con l’aiuto di 15 elicotteri.

Il parco nazionale è toccato marginalmente dal fuoco visto che i venti spirano in direzione diversa. Il fuoco è vicino alla diga di Hetch Hetchy, che fornisce acqua ed energia alla ciità di San Francisco. L’acqua è ancora in flusso, visto che è dichiarata di buona qualità, ma due centrali idroelettriche sono state chiuse. La metropoli sulla costa deve comprare altrove l’energia sulla rete con una spesa di 600 000 $ nell’arco di una settimana.

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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