A Fukushima livelli letali di radiazione e altri 360 milioni per congelare il terreno

La situazione peggiora rapidamente a Fukushima, sede del secondo disastro nucleare della storia. Il livello di radiazione sopra il terreno nei pressi dei serbatoi di acqua contaminata ha ora raggiunto i 2200 millisievert all’ora, un aumento del 22% rispetto ai 1800 di domenica.

E’ appena il caso di ricordare che si tratta di livelli oltre 5 volte più alti di quelli misurati appena dopo l’incidente (400 mSv/h). Dopo due ore e un quarto di permanenza il 50% delle persone esposte muore nell’arco di un mese. Trattandosi in buona parte di radiazione beta (cioè elettroni), un sottile foglio metallico rappresenta una protezione parziale per chi lavora nella centrale.

Da diverse settimane ogni giorno si versano nell’oceano 300 tonnellate di acqua contaminata; poiché dalle colline intorno a Fukushima fluiscono 400 t al giorno di acqua di falda, le pompe della Tepco riescono a recuperare solo 100 t; i serbatoi predisposti contengono già 330000 t di acqua con vari gradi di contaminazione.

Il governo giapponese ha predisposto una spesa di 360 milioni di € (ovvero 360 MW di energia eolica) per creare una barriera di terreno congelato intorno ai reattori. Si tratta di una tecnologia già collaudata, ma non alla scala enorme con cui è richiesto intorno alla centrale. L’energia quotidiana che verrà usata per mantenere il terreno congelato permetterebbe di rifornire 3300 abitazioni.

Una volta realizzata, dovrebbe impedire il passaggio e il mescolamento delle acque, ma nel frattempo la contaminazione continua a diffondersi negli ecosistemi marini.

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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