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Elezioni australiane, grave passo indietro per l’ambiente

L’immagine di queste pecore morte nei gravi incendi dello scorso gennaio sono forse il miglior commento al risultato delle elezioni australiane, il cui vincitore è il conservatore Tony Abbott, il negazionista dei cambiamenti climatici.

Se le divisioni tra i laburisti (che novità!) hanno spianato la strada alla destra, si tratta purtroppo di un voto che denota insicurezza e paura di parte della popolazione, forse così “convinti di allontanare la paura di cambiare”.

L’avvocato Abbott non conosce la fisica e la chimica e pertanto non si preoccupa di una gas invisibile e “senza peso” come la CO2. Purtroppo un uomo simile ora è diventato il primo ministro della dodicesima economia mondiale.

Si tratta di un grave passo indietro per l’ambiente ed i cambiamenti climatici, visto che l’Australia svolge un ruolo di rilievo nei negoziati internazionali e l’ultima cosa necessaria a questo pianeta è un dogmatico della crescita, ignorante dei imiti degli ecosistemi. Abbott ha già detto che intende cancellare la carbon tax e non finanziare più ricerche e prevenzioni dei cambiamenti cliamtici.

Gli effetti del riscaldamento globale si fanno già sentire  nel continente australe: ondate di calore fino a 50 °C, incendi, inondazioni, cicloni, perdita di biodiversità, aumento dei profughi climatici, illustrati nella gallery in fondo. Poco serve a consolarsi dicendosi che è possibile sopravvivere agli anni di Abbott perché si tratta di anni cruciali.


Cambiamenti climatici in Australia  

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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