Una collezione, la Vivienne Westwood Red Label primavera estate 2013-2014, un muro virtuale su cui scrivere le proprie speranze e i propri desideri per un Pianeta più sano e infine l’impegno per Sky Rainforest Rescue, una campagna fortemente sostenuta da Lily Cole che in passato ha anche abbracciato la difesa degli elefanti.
Cambiamenti climatici, Vivienne Westwood ci dedica la sfilata a Londra
Ma bastano le magliette con su scritto Climate Revolution o Climate Change per fare di Vivienne Westwood e Lily Cole paladine dell’ambiente? In realtà il progetto della Westwood è molto più complesso e indietro nel tempo tanto da rifornirsi per le stoffe e materie prime nelle discariche di Nairobi.
Vi dicevo del progetto che ha sede in un sito web Active resistance e in un Manifesto per la libertà di espressione attraverso il rispetto delle risorse del Pianeta e dei diritti umani. Tant’è che si legge sul sito:
La rivoluzione è già iniziata. L’origine antropica dei cambiamenti climatici è accettata dalla maggior parte delle persone. Attraverso ogni ambito della vita le persone stanno cambiando i loro valori e il loro comportamento. Questo continua a costruire la Rivoluzione. La lotta non è più tra le classi o tra ricchi e poveri, ma tra gli idioti e gli eco-consapevoli.
E poi ci sono le magliette da comprare, ma questa è un’altra faccenda…
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