La Terra diventa sempre più carnivora e la carne di maiale resta la più consumata al mondo. Ma il maggiore trend di crescita fra i mangiatori carnivori è rappresentato dalla carne di pollo che – secondo i dati della banca olandese Rabobank – fa registrare un incremento annuo dei consumi del 2,5%.
Anche il consumo di carne suina continua a crescere ma con un aumento dell’1,5% e, secondo le stime, entro il 2020, il pollame diventerà la carne più consumata al mondo, con una produzione che dovrebbe aggirarsi sui 128 milioni di tonnellate l’anno.
Naturalmente è sui mercati emergenti che il consumo di carne di pollo sta crescendo maggiormente e i motivi principali di questa escalation dei consumi sono: 1) i bassi costi di produzione rispetto ad altri animali, 2) l’assenza di tabù alimentari imposti dalla religione sui consumi.
E la crescita della domanda in Oriente dovrebbe portare a una diminuzione dei prezzi su scala mondiale. Ma è tutt’altro che una buona notizia. Gli allevamenti intensivi che devono sostenere questa crescente richiesta operano con modalità industriali ed estremamente crudeli nei confronti dei polli, molto spesso “dopati” per crescere più velocemente e “liberare” lo spazio nelle gabbie (delle dimensioni di un foglio A4) per altri polli destinati al macello.
Via | Slow Food
Foto © Getty Images
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