I prossimi tre anni saranno quelli di un sorpasso storico, quello delle energie rinnovabili nei confronti del gas. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, nel 2016 la produzione di energia da fonti rinnovabili non avrà solamente superato quella da gas, ma sarà il doppio di quella da fonte nucleare. Il dato è al centro del rapporto Medium-Term Renewable Energy Market Report che sottolinea come nel difficile contesto economico di questi anni, la produzione di energia si orienterà sempre di più verso le fonti pulite.
Nel prossimo lustro le energie rinnovabili cresceranno del 40% diventando, entro il 2018, un quarto della produzione mondiale (25%), contro il 20% del 2011.
Al netto dell’energia prodotta in centrali idroelettriche, la produzione energetica da eolico, solare, biomasse e centrali geotermiche sarà dell’8% rispetto al 4% del 2011 e al 2% del 2006.
Secondo Maria Van der Hoeven, direttrice esecutiva della IEA, uno dei principali scogli nello sviluppo delle rinnovabili è rappresentato da l’incertezza normativa presente in molti paesi. Spesso è l’instabilità politica la principale causa del rallentamento di chi cerca strade alternative ai combustibili fossili. Crisi e instabilità rappresentano anche un facile alibi per Governi che – assoggettati dalle lobby che li finanziano – sembrano poco propensi a una democratizzazione e parcellizzazione della produzione energetica.
Negli ultimi mesi alcune notizie positive sono arrivate dagli Stati Uniti, dove la crescita delle rinnovabili si sta facendo più sensibile, dall’Italia, dove in una domenica di giugno le fonti pulite hanno assorbito, per la prima volta, la totale richiesta di una determinata fascia oraria della giornata. Molto, però, resta da fare in termini di volontà politica visto che, come ricorda Van der Hoeven,
i sussidi per i combustibili fossili rimangono sei volte superiori a quelli per le fonti rinnovabili.
Le previsioni dell’IEA si basano sulla crescita impressionate delle rinnovabili registrata nel 2012, anno in cui l’incremento è stato dell’8%. Altro dato molto interessante è che la produzione da fonti rinnovabili è stata di 4.860 TWh, ovverosia il consumo totale di energia elettrica stimato in Cina. I Paesi non Ocse rappresenteranno i due terzi dell’aumento globale della produzione di energia rinnovabile da qui al 2018. E anche questa è una buona notizia: i paesi emergenti stanno scegliendo un modello di sviluppo maggiormente sostenibile rispetto a quello del Vecchio Occidente che fa i conti con un modello socio-economico che sta dimostrando, quotidianamente, tutta la sua fallibilità anche sotto il profilo ambientale ed energetico.
Via | IEA
Foto © Getty Images
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