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Bevande energetiche: in Francia vogliono vietarle ai minori

 

L’ANSES, Agenzia Nazionale di Sicurezza sanitaria dell’alimentazione francese, ha pubblicato oggi un report nel quale raccomanda di evitare il consumo delle bevande dette “energizzanti”, come Red Bull, Monster o Burn, associato al consumo di alcool o al termine dell’esercizio fisico.

L’ANSES preferisce utilizzare l’espressone “bevande eccitanti”: Sostanzialmente una lattina da 250 ml di queste bibite contiene un quantitativo di caffeina pari a due caffè espressi o a due lattine di cola. La battaglia dell’ANSES contro queste bevande, risale al 2008, anno in cui sono state immesse sul mercato francese.

Ma è soprattutto negli ultimi anni che le vendite sono esplose: le vendite di Red Bull sono aumentate del 38% nel 2012. Uno studio dell’EFSA (l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare) ha mostrato come il 30% degli adulti francesi beva questo tipo di bibite, percentuale che sale al 68% nella fascia d’età fra i 10 e i 18 anni, con un dato (decisamente preoccupante) del 18% per i bambini fra i 3 e i 10 anni.

Ma l’allarme dell’ANSES nasce, soprattutto, dopo che una trentina di casi sospetti erano stati denunciati (di cui due morti) nel giugno 2012. Da allora l’Agenzia francese ha rilevato 257 casi di effetti indesiderati fra i consumatori: Una ragazza di sedici anni è deceduta dopo aver ballato in discoteca e avere consumato la bevanda insieme con alcool. Incidenti cardio-vascolari sopraggiungono “molto verosimilmente” in soggetti geneticamente predisposti. Fra gli effetti indesiderati sono segnalati quelli di tipo psico-comportamentale (crisi di panico e nervosismo) e neurologici (epilessia).

Il consumo di queste bevande attenua il gusto e la percezione dell’alcool, favorendo una maggiore assunzione di alcoolici e, conseguentemente, le situazioni a rischio.

Uno dei target privilegiati di Red Bull è quello degli sportivi, ma queste sostanze non hanno proprietà nutritive, anzi, al contrario, la caffeina ha effetto eccitante e può provocare parecchi effetti indesiderati.

Secondo uno studio  dell’Ospedale pediatrico di Zurigo, pubblicato la scorsa settimana su Plos One, il consumo di tre o quattro tazze di caffè al giorno può condurre a una riduzione del sonno e dello sviluppo cerebrale. Ecco perché occorre stare in guardia con bevande che contengono caffeina in grande quantità.

In Francia la preoccupazione è altissima, tanto che il deputato socialista Pascal Terrasse ha addirittura ventilato l’ipotesi di proibirne la vendita ai minori. Il che sarebbe davvero un provvedimento storico contro la vendita di un analcolico.

Via | Le Monde

Foto © Getty Images

 

Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, attivo sul web dal 2000 ha collaborato con numerose testate fra cui L'Unità, Narcomafie, La Nuova Ecologia, Slow Food, Terra, Alp, Ciclismo, Sport Week, Extratorino, Suden e Cinecritica. Fra i suoi libri più noti vi sono "Propaganda Pop", "Giornalismo online", "Giornalismo digitale" e "Storia del ciclismo". Ha co-diretto il documentario "Benvenuto Mister Zimmerman".

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