Josh Fox, il regista di Gasland, il docufilm che nel 2011 ha denunciato i disastri del fracking, è in questi giorni in Europa per presentare la seconda puntata , Gasland 2.
Come tutti i sequel che si rispettino, la seconda parte di Gasland non aggiunge solo altri fatti e altre storie, ma mostra come le grandi compagnie fossili abbiano contaminato non solo l’ambiente, ma anche il governo americano spendendo milioni di dollari in attività di lobbying.
Questo concetto è molto chiaro e netto nella presentazione del film sul sito ufficiale:
Fin dall’inizio Gasland è stato più che un movimento per proteggere l’ambiente e la salute. Questo è un movimento per porteggere la democrazia e il diritto di decidere il futuro del nostro paese. Unisciti a noi oggi per essere sicuro che le decisioni vegano prese dal popolo e non dalle industrie fossili.
Secondo Fox, fortunatamente la democrazia ha i suoi anticorpi. Il fracking può essere fermato ovunque se le popolazioni locali si mobilitano, come è avvenuto in alcune località di New York e della Pennsylvania.
Tuttavia, secondo Fox l’opposizione non basta, perchè occorre suggerire alternative sostenibili, attraverso le fonti rinnovabili.
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