Gli Stati Uniti stanno per distruggere sei tonnellate di zanne di avorio trasformate in sculture e gioielli e destinate al mercato del collezionismo illegale. Il materiale fa parte di anni di confische effettuate dall’amministrazione statunitense. Il giro d’affari legato all’avorio è di 10 miliardi di dollari all’anno ed è la causa dell’uccisione di decine di migliaia di elefanti ogni anno.
Giovedì i funzionari del Governo Usa utilizzeranno dei frantoi per polverizzare le scorte accumulate nel corso degli ultimi 25 anni al National Wildlife Property Repository a nord di Denver. L’Us Fish and Wildlife Service donerà le parti frammentate di avorio per una futura esposizione.
Migliaia di zanne d’avorio, statue, ciotole cerimoniali, maschere e ornamenti sono stati esposti prima della loro esposizione. Una macabra “collezione” per la quale sono stati uccisi 2000 elefanti adulti, secondo quanto dichiarato dai funzionari. Gli articoli sono stati sequestrati negli scali statunitensi a contrabbandieri, commercianti e turisti dopo l’entrata in vigore, nel 1989, di un divieto globale sul commercio dell’avorio.
Secondo Born Free Foundation soltanto nello scorso anno 32mila elefanti sono stati uccisi dai bracconieri per alimentare il mercato dell’avorio che può arrivare sino a 1300 dollari per libbra.
La maggior parte delle uccisioni avvengono in Africa dove vi sono circa 300mila elefanti, mentre in Asia la popolazione fra India e Vietnam è di circa 50mila unità.
Via | Al Jazeera
Foto © Getty Images
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