La centrale nucleare di Torness, in Scozia, è in shutdown temporaneo a causa di un’ invasione di alghe che ha intasato le prese del sistema di raffreddamento. Poichè la Gran Bretagna ha pochi fiumi con portate significative, la maggior parte dei suoi reattori nucleari si trova lungo le coste ed è raffreddato da acqua di mare. Il fermodella centrale durerà almeno una settimana.
Non è la prima volta che accadono incidenti simili. Nel maggio scorso il fermo per alghe era stato di due settimane. Nel 2011 la centrale è stata spenta per un’invasione di meduse.
Questo tipo di incidenti non ha naturalmente causato fuoriuscite radioattive, perchè le centrali sono state spente per tempo, ma semplicemente aggiungono un ulteriore fattore di rischio a cui potrebbe sommarsi un eventuale errore umano.
Gli stop a Torness hanno portato ad una perdita di produzione di oltre 3000 ore nel 2010 per il reattore 1 e di 2000 ore nel 2012 per il reattore 2, che sono tra i più giovani (1988-1989) dell’ormai vetusto parco nucleare britannico.
La Scozia ha tre centrali nucleari in funzione, per un totale di sette reattori. L’attuale governo scozzese del National Party è contrario alla costruzione di nuove centrali sul proprio territorio, in opposizione al governo di Londra. La maggioranza degli scozzesi è inoltre nettamente schierata a favore delle rinnovabili (qui c’è grande potenzialità per l’eolico e l’energia dalle onde) rispetto al nucleare o al tight oil.
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