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Russia, amnistia per gli attivisti di Greenpeace ora notificata anche a D’Alessandro

Aggiornamento del 26 dicembre 2013: è durata poco l’attesa di Cristian D’Alessandro rispetto agli altri suoi colleghi dell’Artic Sunrise. Oggi anche l’italiano, infatti, ha ricevuto la notifica dell’amnistia che non era arrivata ieri (come per gli altri 29 attivisti di Greenpeace arrestati a settembre) perché mancava un interprete.

In Russia amnistia anche per gli attivisti di Greenpeace, ma D’Alessandro deve aspettare

Mercoledì 25 dicembre 2013

Possono beneficiare dell’amnistia concessa in Russia anche gli attivisti di Greenpeace che lo scorso 18 settembre hanno protestato contro una piattaforma petrolifera di Gazprom e sono stati successivamente arrestati per teppismo.

Come le Pussy Riot, anche gli ambientalisti dell’Artic Sunrise vengono scarcerati grazie all’amnistia voluta dal Cremlino per festeggiare i 20 anni della Costituzione della Federazione Russa e votata qualche giorno prima di Natale, il 18 dicembre.

Oggi è arrivata la libertà per ventinove dei trenta attivisti di Greenpeace che hanno ricevuto la notifica e vengono definitivamente rilasciati: il Comitato Investigativo di San Pietroburgo, infatti, li ha convocati tutti e trenta per sollevarli dalle accuse di teppismo.

L’unico motivo per cui l’italiano Cristian D’Alessandro è l’unico a non aver ancora ricevuto la notifica è che mancava l’interprete per la sua lingua. Non torna dunque in Italia per Natale, ma per Capodanno ci sarà sicuramente, perché probabilmente già domani, giorno di Santo Stefano, la sua situazione si sbloccherà come quella di tutti gli altri.

D’Alessandro era stato scarcerato lo scorso 19 novembre su cauzione (45mila euro presi dai fondi di Greenpeace) e si trova ora in libertà vigilata. Appena riceverà la notifica dell’amnistia, anche lui, come gli altri 25 attivisti stranieri, potrà tornare a casa, ma dovrà ottenere un visto per lasciare la Russia. Le accuse di teppismo che pendevano su D’Alessandro e i suoi colleghi potevano essere punite con una pena fino a sette anni di carcere.

Lucia Resta

Giornalista professionista appassionata di sport fin da bambina, Lucia Resta ha sperimentato un po' tutti settori del giornalismo occupandosi anche di politica, cronaca, cultura e spettacolo per testate come La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Giornale, Radio News Network (che realizza i notiziari per RMC e 105), ApCom, e di fisco per giornali online specializzati. Ha lavorato per alcune web agency e attualmente si occupa di marketing online e della gestione della piattaforma di e-learning per Leconte Editore. Fa parte del duo di blogger Le Commari ed è proprietaria del web-zine Milady Magazine. Ha un master in Marketing e Comunicazione pubblica e d'Impresa e una specializzazione in Learning Object Design. Per Blogo scrive di sport (tutti!), fa parte della redazione all news ed è specializzata nel liveblogging.

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