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Il declino delle api crea problemi per l’impollinazione in agricoltura

Le piccole api rendono un enorme servizio agli ecosistemi, e quindi anche all’agricoltura, provvedendo ogni anno all’impollinazione dei fiori.  Senza di loro, oltre 120 specie vegetali consumate dall’uomo si riprodurrebbero con maggiore difficoltà.

Secondo uno studio appena pubblicato su PlosOne, il declino delle api in tutta Europa sta sollevando preoccupazioni  sulla disponibilità di sufficienti servizi di impollinazione all’agricoltura.

Nello stesso tempo, le politiche agricole hanno spinto per una maggiore estensione di colture che necessitano di impollinazione, tra cui i biofuel. Tra il 2005 e il 2010, l’estensione di queste colture è cresciuta cinque volte più rapidamente delle colonie di api, che soddisfano meno del 90% della domanda in 22 paesi europei su 41.

Se l’Italia ha fortunatamente visto crescere la capacità di impollinazione dal 50 al 75% (vedi la mappa qui sotto), n Gran Bretagna, Finlandia, paesi baltici e Moldavia, essa si situa al di sotto del 25%, iniziando a porre serie preoccupazioni sulla sicurezza alimentare, non solo in termini quantitativi, ma anche qualitativi, dal momento che un’altra ricerca rileva come i maggiori apporti all’umanità di vitamina A e C, di calcio, fluoro e acido folico provengono proprio dai raccolti impollinati dalle api.

[img src=”https://media.ecoblog.it/0/040/Capacità-di-impollinazione.jpg” alt=”” height=”350″ title=”Capacità di impollinazione” class=”alignleft size-full wp-image-121677″]

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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