L’Autorità per l’Energia ha reso noto che sarà disponibile e in via sperimentale dal 1°luglio 2014 la nuova tariffa per i proprietari di pompe di calore:
la nuova tariffa di rete sperimentale consentirà di ridurre l’aumento della spesa e di rendere queste tecnologie economicamente più competitive.
La tariffa D1 infatti è stata progettata per rispondere ai consumi reali. Infatti il commento di Alessandro Riello presidente di Co.Aer, Associazione dei costruttori di apparecchiature ed impianti aeraulici è positivo:
Finalmente alla tecnologia delle pompe di calore viene riconosciuto il contributo essenziale che può dare allo sviluppo delle energie rinnovabili e al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica.
Si consideri che all’intervento dell’AEEG si somma la possibilità di usufruire dell’Ecobonus, ossia delle detrazioni IRPEF del 65% ancora fino al 31 dicembre 2014 per l’acquisto di una pompa di calore.
La pompa di calore nasce come macchina per trasferire calore recuperato dall’esterno a un impianto di riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria. L’aria esterna che ha un elevato contenuto di energia rinnovabile la cui origine è il sole, viene riscaldata dalla pompa di calore che ne innalza la temperatura grazie a un fluido frigorigeno basso bollente. In sostanza la pompa di calore somiglia nel suo funzionamento a un frigorifero sfruttando il principio di Carnot. Infatti in estate può produrre, con il medesimo principio, raffrescamento prelevando il calore dall’ambiente interno e trasferendolo all’esterno. In media la pompa di calore è in grado di produrre una temperatura di mandata massima di circa 60° C.
Il compressore interno del fluido frigorigeno è alimentato da energia elettrica monofase (230 V). Perciò la tariffa D1 sperimentale dell’AEEG potrebbe effettivamente fare la differenza nella diffusione di questo sistema di riscaldamento ambiente, acqua calda sanitaria e raffrescamento abbattendo i costi relativi alla bolletta elettrica.
La pompa di calore si presta a essere installata in edifici con impianti di riscaldamento a media e bassa temperatura quindi necessari i fan coil o l’impianto a pannelli radianti. Con i classici radiatori potrebbero sorgere alcuni problemi relativi alla temperatura massima raggiunta dalla pompa di calore, ossia 60° C circa.
In realtà la pompa di calore trova la sua massima convenienza se presente nell’edificio un impianto fotovoltaico, peraltro obbligatorio per le nuove costruzioni residenziali. In tutte le altre situazioni per cui la potenza della pompa di calore non è sufficiente alla richiesta di potenza in riscaldamento si realizza un sistema ibrido con caldaia a gas per garantire i picchi di potenza. Sopratutto se necessaria produzione istantanea di acqua calda sanitaria.
>> Approfondimento sulle pompe di calore di ENEA
>> GSE Pompe di calore
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