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Grave esplosione di un gasdotto in Canada venuta alla luce dopo oltre quatto anni

Il 20 luglio del 2009 avvenne un’esplosione lungo il gasdotto del Peace River: si trattò di un grave incidente con emissione in atmosfera di un milione e quattrocentocinquanta milioni di m³ di gas (un volume equivalente a 580 piscine olimpiche o oltre 1300 t di petrolio in termini di energia)  con la devastazione di 2 ettari di foresta. La rottura si verificò tuttavia nel territorio in gran parte naturale e disabitato della Prima Nazione Dene Tha, lontano da testimoni o da cronisti.

Per questo il fatto è stato tenuto nascosto per tre anni e mezzo e solo qualche settimana fa è stato pubblicato il rapporto, dopo che la CBC aveva eseguito un accesso agli atti.

Il rapporto individua tra le cause del disastro la corrosione, accentuata dall’azione microbica e dal fallimento del rivestimento in PVC, unito a mancanza di controlli e investigazioni sul campo.

Il National Energy Board spiega il ritardo come un errore amministrativo, mentre il ministro dell’energia si è detto imbarazzo del fatto e del non essere stato al corrente dell’incidente.

L’esperto di politiche ambientali Nathan Lempers è convinto che non sia l’unico incidente tenuto nascosto al pubblico (la cosa è facile poichè i gasdotti attraversano loghi remoti e non popolati). La CBC ha pubbicato una mappa dei 1047 incidenti avvenuti ai gasdotti tra il 2000 e il 2012, chiedendo ai lettori di segnalarne altri rimasti eventualmente nascosti. In questo modo il web 2.0 può sopperire alla reticenza delle agenzie ufficiali.

Il video in cima al post riguarda un’altra esplosione ad un gasdotto, avvenuta il 25 gennaio 2014 nello stato del Manitoba.

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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