La storia dell’impiego degli animali in guerra è ultramillenaria e non si limita ai soli cavalli, muli e asini. Tempo fa Ecoblog vi aveva raccontato dei piccioni decorati durante la Seconda Guerra mondiale per il loro ruolo di messaggeri.
Un video dall’Afghanistan ci mostra la cattura di Colonel, un cane da guerra delle forze alleate catturato dai talebani nel dicembre 201, al termine di uno scontro a fuoco con un’unità nemica.
Sul dorso del cane un’imbragatura contenente una piccola torcia, una telecamera e un apparato Gps. Si tratterebbe di Colonel, un cane appartenente a un’unità britannica, smarritosi durante un’operazione militare anti-guerriglia.
Nei reparti Nato l’utilizzo di cani addestrati non è così raro: alcuni vengono impiegati per scovare le bombe, altri per perlustrare edifici e tunnel. Spesso sono dotati di videocamere in grado di trasmettere le immagini ai soldati che li accompagnano. Secondo alcuni dati risalenti al 2011 i cani impiegati dal solo esercito statunitense sarebbero ben 650. Nella guerra del Vietnam furono addirittura 5mila. Il loro ruolo è spesso determinante nel rintracciare gli ordigni esplosivi, un’attività che li espone costantemente al rischio di esplosioni. Nel raid del 2 maggio 2011 ad Abbotabad, conclusosi con l’uccisione di Osama Bin Laden, fu impiegato Cairo, un “belga” che accompagno il commando di forze speciali statunitensi. Ma non solo: i veterinari in servizio nel centro di addestramento di Lackland hanno rilevato che il 5% dei cani impiegati in operazioni militari è affetto da sindrome post-bellica.
Via | The Telegraph
Video | Youtube
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