Nuovo record per le energie rinnovabili che nel primo trimestre 2014 hanno prodotto 23 TWh, a fronte dei 19,4 del 2013 (fonte Terna), con una quota pari al 35,2% della produzione totale: lo scorso anno era del 28,2%.
Il merito è soprattutto dell’ idroelettrico che, complici le abbondanti pioggie invernali, segna un + 34%, che compensa largamente i minori flussi eolici (-6%); decisamente positivo l’andamento del fotovoltaico (+18%) , nonostante tutti i nemici che in Italia gli fanno la guerra.
In netto calo la produzione da fonte fossile che con 42 TWh segna un -14% rispetto al primo quarto del 2013 e un – 42% rispetto al massimo storico del 2006. Se il trend dovesse continuare, il nostro paese non è lontano dal momento del sorpasso delle energie sostenibili e pulite su quelle inquinanti e dannose.
Il prossimo cambio degli amministratori dei dinosauri fossili italiani, ENI ed ENEL, potrebbe rappresentare da questo punto di vista una straordinaria opportunità. Speriamo non venga sprecata, anche perchè nei prossimi 20 anni i benefici portati dalle rinnovabili supereranno di gran lunga i costi dell’incentivazione.
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