FILES - Picture taken taken on October 12, 2007 shows stubbed out cigarettes in an ashtray at the Frankfurt Book Fair in central Germany. North-Rhine Westphalia and Thuringia became the last two regions to implement public smoking bans on July 1, 2008 all other states having done so piecemeal since late 2007. AFP PHOTO / JOHN MACDOUGALL (Photo credit should read JOHN MACDOUGALL/AFP/Getty Images)
Gli scienziati lo hanno scritto chiaro e tondo: è necessario avviare un sistema di raccolta differenziata dei mozziconi di sigaretta abbandonati nell’ambiente e di considerare i produttori di tabacco i responsabili dell’inquinamento ambientale. Infatti I rifiuti prodotti dall’uso del tabacco contengono le stesse tossine, nicotina, pesticidi e sostanze cancerogene presenti nelle sigarette e sigari e possono contaminare l’ambiente e le fonti d’acqua.
La ricerca sull’imponente inquinamento causato dai mozziconi di sigaretta è stata realizzata da Thomas Novotny e Elli Slaughter della San Diego State University che propongono anche di avvisare i fumatori con annunci sui pacchetti di sigarette di evitare di lasciare i loro mozziconi in giro per evitare di peggiorare ulteriormente l’inquinamento ambientale. Si consideri che il 40% dell’inquinamento del Mar Mediterraneo è composto da cicche di sigaretta abbandonate che rilasciano nell’ambiente moltissime sostanze tossiche.
I due ricercatori hanno scritto conseguenze e proposte in un articolo scientifico pubblicato dal Current Environmental Health Reports. I mozziconi di sigarette e altri rifiuti legati al tabacco (pacchetti scartati, accendini e fiammiferi, residui di sigari) sono più comunemente raccolti nelle strade urbane e nelle spiagge di tutto il mondo: si stima che circa 4.500 miliardi delle annuali 6000 miliardi di sigarette vendute in tutto il mondo non finiscano in una pattumiera o in un portacenere ma siano gettate per strada. E probabilmente il divieto di fumare in alcuni luoghi ha peggiorato la situazione.
Gli studi dimostrano che le sostanze chimiche all’interno di sigarette, come l’arsenico, la nicotina, il piombo e il fenolo etilico, finiscono nell’acqua di mare e vanno a contaminare lentamente ma inesorabilmente flora e fauna. I filtri di sigarette non sono biodegradabili e rilasciano sostanze per almeno 10 anni. I ricercatori hanno definito le sigarette con il filtro una “farsa ” in termini di sicurezza dei consumatori, poiché anche lo stesso National Cancer Institute in una recente ricerca ha dimostrato che le sigarette con filtro non sono più sane e sicure di quelle senza filtro e quindi Novotny e Slaughter quindi propongono un divieto di sigarette con filtro, considerato che inquinano in maniera così massiccia. Peraltro i due ricercatori chiedono anche nuovi interventi ambientali e partenariati tra controllo del tabacco e gruppi ambientalisti e propongono contenzioso per ritenere l’industria del tabacco legalmente responsabile per i costi di bonifica sostenendo l’uso di etichette sui pacchetti di sigarette circa la tossicità dei mozziconi nell’ambiente. Infine propongono un sistema di consegna del reso, i mozziconi per l’appunto oppure il pagamento di riciclo anticipato da parte delle multinazionali del tabacco.
Via | Science Daily
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