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Meglio 30: lavare il bucato a basse temperature con 6 consigli per risparmiare

Il progetto #MEGLIO30 voluto da A.I.S.E. (Associazione Internazionale dei saponi, detergenti e prodotti di manutenzione) nasce per sensibilizzare gli europei sui vantaggi ambientali e economici dvuti al lavaggio a basse temperature. La campagna è condotta in Italia dall’associazione nazionale ASSOCASA e per l’occasione è stato attivato il sito meglio30 dove sono riportate le motivazioni e i vantaggi dell’usare i lavaggi a basse temperature. In Europa si svolge in Belgio, Danimarca, Francia e Regno Unito.

La campagna Meglio 30 nasce come iniziativa dell’industria dei produttori di detergenti per la casa e non riguarda solo i consumatori ma tutti gli operatori del settore e i partner per richiamarli sulla necessità e la responsabilità di tenere alti gli standard della sostenibilità.

Tra i primi vantaggi evidenziati, oltre al notevole risparmio in bolletta elettrica e alla minore incidenza ambientale con una diminuzione di emissioni di CO2 viene spiegato che i capi lavati a basse temperature durano più a lungo. Spiega Assocasa:

Il lavaggio a bassa temperatura, ad es. a 30°, garantisce grandi risultati. Perché? Grazie all’evoluzione delle lavatrici e dei detersivi per bucato è possibile ottenere capi puliti a temperature più basse. Oggi i prodotti sono studiati per ottenere alte performance a basse temperature. Questo significa poter ridurre la temperatura di lavaggio, pur continuando a garantire ai capi la pulizia e la freschezza desiderate.

Ma veniamo al risparmio energetico e al minor impatto ambientale per cui viene fatto notare che se tutti i cittadini europei riducessero la temperatura dei lavaggi, ovviamente quando possibile, allora si avrebbe un notevole risparmio energetico. Infatti abbassare la temperatura dell’acqua di soli di 3 soli gradi nella temperatura media di lavaggio in Europa, porta a eliminare emissioni di CO2 pari a quante prodotte da 700.000 auto a 2.300 GWh/anno, pari al consumo di energia elettrica di oltre 300.000 persone.

In Italia la riduzione media di 3 gradi centigradi dell’acqua porta al risparmio di emissioni pari a quante emesse da più di 124.000 automobili in Italia. Dunque per fare un bucato anche ecologico conviene valutare attentamente la condizione dei capi, se sono poco sporchi allora vale la pena abbassare la temperatura a 30 gradi C.

Ecco dunque i 6 consigli per risparmiare energia, detersivo, usura dei capi, soldi e fare bene all’ambiente:

  1. dividi i capi in base al colore
  2. controlla l’etichetta sui capi
  3. dividi i capi in base alla temperatura di lavaggio richiesta
  4. utilizza la quantità di detersivo consigliata
  5. esegui lavaggi a pieno carico
  6. ricicla e ricarica

Cosa possiamo lavare a 30 gradi C in lavatrice? giacche, gonne, pantaloni, pullover, camicie, vestiti, magliette, canottiere, calze, teli mare, biancheria per la tavola, tende.

Infine per sollecitare e diffondere maggiormente la consapevolezza della necessità di usare consapevolmente la lavatrice è stato indetto un concorso ossia un foto con indosso il capo preferito lavato a 30 gradi C. fino al prossimo 20 giugno.

Foto | #meglio30 @ facebook

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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