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Le auto elettriche non sono ecologiche: stop delle Authority francese alle pubblicità

Le auto elettriche non sono ecologiche: è questa la conclusione dell’Authority francese per la pubblicità, Jury de déontologie publicitaire (JDP), presentata martedì 26 giugno e che riguarda la pubblicità di due vetture in car sharing Autolib del gruppo Bolloré a Parigi e Bluely a Lione per la Zoe di Renault.

Il JDP su istanza de l’Autorité de régulation professionnelle de la publicité (ARPP) e dell’associazione ambientalista Observatoire du nucléaire aveva bloccato lo scorso 15 aprile molte pagine del sito internet di Autolib dove l’auto elettrica era definita ecologica e pulita così come sono state bloccate le pagine Bluely dove le vetture elettriche erano definite “pratiche, ecologiche, economiche”.

A pesare sull’intera situazione anche la denuncia de la Fédération nationale des associations d’usagers des transports (Fnaut) presentata lo scorso 18 marzo contro una pubblicità della Zoe che aveva come claim: “Per lottare contro l’inquinamento guidare la vostra auto” e che precisava: “”Renault Zoé: 100 % elettrica, 0 % di emissioni”.

Il Giurì rigetta dunque:

la superiorità dei veicoli elettrici sui motori termici in termini di impatto ambientale è espressa in termini generici e non è accompagnata da alcuna precisazione. La pubblicità in causa incita esplicitamente i consumatori a usare le vetture elettriche per ridurre l’inquinamento sebbene esistano numerosi mezzi di trasporto che se usati possono ridurre l’inquinamento come le biciclette o i mezzi di trasporto collettivi e pubblici.

Queste pubblicità dunque devono essere ponderate, come sottolinea Stéphane Martin, direttore generale di ARPP, l’Autorità per la regolamentazione pubblicitaria che spiega:

Tutti i veicoli hanno un impatto sull’ambiente, dalla costruzione allo smaltimento per l’intero ciclo di vita. Non si può definire una vettura elettrica pulita ma si può evidenziare quale contributo possa fornire allo sviluppo sostenibile; si può dire che un’auto elettrica sia più pulita di un auto con motore termico a patto di portarne le prove.

L‘Observatoire du nucléaire spiega che in Francia l’origine dell’energia elettrica è per il 75% da fonte nucleare e serve a ricaricare le batterie al litio che alimentano i veicoli elettrici e il litio inquina l’ambiente. Spiega Stéphane Lhomme direttore de Observatoire du nucléaire:

Le auto elettriche non inquinano quando sono in movimento ma inquinano prima e dopo, lungo il ciclo di produzione e sopratutto l’inquinamento è delocalizzato e riguarda le miniere da cui si estrae uranio e litio, le centrali nucleari e i siti di stoccaggio delle scorie radioattive.

Via | Le Monde

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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