
A picture shows a part of the prow of the refloated wreck of the Costa Concordia cruise ship early on July 20, 2014 at the Giglio Island. Italian salvage workers said yesterday they would begin towing away the Costa Concordia cruise ship wreck on a final voyage to the scrapyard on Tuesday -- a day later than scheduled. Over two and a half years after it crashed off the island of Giglio in a nighttime disaster which left 32 people dead, the plan is to raise and tow away the 114,500-tonne vessel in an unprecedented and delicate operation for its final journey to the shipyard where it was built in the port of Genoa. AFP PHOTO / GIUSEPPE CACACE (Photo credit should read GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)
In mare la chiazza iridescente è ben visibile ma nonostante ciò non desta preoccupazione. D’altronde, fanno sapere gli addetti ai lavori, in merito alla fuoriuscita di idrocarburi o forse solo sostanze oleose che si è verificata ieri sera alle 11, era un incidente messo nel conto, dovuto probabilmente alle sollecitazioni a cui è stato sottoposto lo scafo. Spiega Maria Sargentini, presidente dell’Osservatorio sulla rimozione della Concordia:
La situazione comunque è sotto controllo – sottolinea Maria Sargentini, presidente dell’Osservatorio sulla rimozione della Concordia – Le panne hanno retto e l’area è circoscritta. Sono già usciti i mezzi per effettuare le analisi e provvedere eventualmente con ulteriori interventi.
Non ci sono stati altri sversamenti e le squadre hanno sostituito le panne assorbenti. I serbatoi contenenti il carburante che poi è statoi recuperato, tranne che per i 163 metri cubi che sono ancora depositati nella parte bassa della nave, sono stati controllati e non risultano danni alle strutture. Eppure, tanta cautela non ha convinto la Francia che attraverso il suo ministro per l’Ambiente, Sègoléne Royal, ha richiesto all’Italia il memorandum ambientale.
Sulla #Concordia siamo e saremo controllori rigorosi. Nessuno più di noi ha a cuore il nostro mare. @RoyalSegolene @minambienteIT
— Gian Luca Galletti (@glgalletti) 17 Luglio 2014
Costa Concordia, fuoriuscita di idrocarburi
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Già con un tweet e poi con una lunga telefonata il ministro Galletti ha rassicurato la collega Royale in merito alla sicurezza delle operazioni e richiesto un memorandum ambientale per seguire le operazioni in chiave di salvaguardia e tutela dell’ambiente marino. La Royale si è mostrata preoccupata per la traversata della Costa Concordia troppo vicino alle coste francesi e alla Corsica. Ma d’altronde noi abbiamo un po’ più sotto la Sardegna.
Via |Toscana Notizie, MinAmbiente