New High Representative for Foreign Affairs and Security Policy and Italian Foreign Affairs minister, Federica Mogherini gestures at the end of a Special European Summit held at the European Union Council building in Brussels on August 30, 2014. AFP PHOTO / THIERRY CHARLIER (Photo credit should read THIERRY CHARLIER/AFP/Getty Images)
Dopo un tira e molla durato vari mesi ieri Federica Mogherini è stata eletta Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea. La parola buona e finale è stata messa dalla Cancelliera Angela Merkel che sta conducendo il braccio di ferro in Europa con il prezzo delle sanzioni alla Russia. Non dimentichiamo che siamo dipendenti dl gas di Putin, sopratutto la Germania, e che la guerra in atto tra la Russia e l’Ucraina si è manifestata proprio per il controllo di questa risorsa.
L’Europa ha risposto con la politica delle sanzioni e la Russia ha ribattuto con l’embargo dei prodotti agroalimentari e manufatti provenienti dall’Europa. A farne le spese però soprattutto il Made in Italy che ha visto soffrire questa estate il comparto dell’ortofrutta incluse la moda con calzature e pelletteria; anche la Germania partner commerciale della Russia sta soffrendo per il calo delle esportazioni come la Polonia che pure rifornisce grandi quantità di carne. Peraltro proprio con la Polonia i rapporti sono più tesi poiché considerata dalla Russia responsabile dell’inizio del conflitto con l’Ucraina.
Per dare dimensione della gravità dell’embargo della Russia si consideri che il ministro Martina sarà al Consiglio straordinario dei ministri dell’Agricoltura Ue (Agrifish) il prossimo 5 settembre proprio per individuare soluzioni al danno economico che stanno subendo Italia, Spagna e Grecia.
Dunque a Lady PESC, Federica Mogherini l’arduo compito di riportare alla ragione tutti i contendenti anche se proprio oggi l’annuncio di nuove sanzioni che però andranno a colpire con il divieto di acquisto dei titoli di Stato russi.
Altro spinoso capitolo che toccherà a Lady PESC sarà la questione accordo TTIP che include oltre a una serie di aperture sul fronte agroalimentare, anche estrazioni di gas scisto con il temuto fracking. L’accordo TTIP ha un valore enorme, quasi 650 miliardi di euro all’anno che rappresentano un terzo di tutto il commercio mondiale.
Saprà cavalcare Lady PESC i due mostri?
Via | ItaliaFruit
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