Stella McCartney raccoglie la sfida lanciata tre anni fa da Livia Firth del Green Carpet Challenge, ovvero abiti di alta moda ma ottenuti con materiali riciclati e superando il singolo outfit rilancia con una collection completa per la London Fashion Week 2014.
Go beyond the "green" carpet at @StellaMcCartney's #GreenCarpetChallenge: http://t.co/0nGCedsDYF pic.twitter.com/5i7rvcJoMm
— Vogue Magazine (@voguemagazine) 15 Settembre 2014
GUARDA NICOLE KIDMAN CHE INDOSSA UN ABITO ECOLOGICO
Ha detto Stella McCarteney:
Io continuo a pensare, Wow, tutto questo è eco e mi sorprendo ancora. Non stiamo parlando di un abito o due ma di una collezione completa. Abiti lunghi e minimalisti, stampe astratte su bianco ottico. Ma anche le tonalità grintose del cobalto e cerise ottenute con colori a base d’acqua. Le scarpe anni Settanta sono state confezionate con legno sostenibile e certificato FSC così come la cellulosa usata per gli abiti.
GUARDA L’ABITO ECOLOGICO DI GIORGIO ARMANI
Sustainability is always in fashion @FSCUK @fsc_ic forest room at #GCCStella #GreenCarpetChallenge pic.twitter.com/ulelJT4O4R
— GCC_ECOAGE (@GCC_ECOAGE) 14 Settembre 2014
A verificare la bellezza degli outfit ecologici c’erano Rita Ora, Drew Barrymore, Alexa Cung, Poppy Delavigne e Sheherazade Goldsmith che hanno potuto ammirare quanto la moda cradle to cradle sia una realtà e alla portata delle fashion victim perché ovviamente non parliamo di capi a prezzi democratici.
I materiali usati da Stella McCartney sono o riciclati o ottenuti da processi sostenibili, ossia nella loro filiera produttiva seguono un rigido protocollo di uso controllato delle risorse naturali, sopratutto l’acqua e anche dell’eticità delle aziende che devono rispettare i diritti dei lavoratori e non usare sostanze inquinanti.
Stella McCartney, è una designer orientata all’etica già da diversi anni e non è la prima volta che presenta collezioni ecologiche.
Viene spesso definita stilista vegana poiché ha rinunciato alle pellicce e preferisce usare PVC al posto della pelle o altri materiali sostenibili per finiture e bottoni, evitando così l’uso di ossa animali o madreperla. E’vero in parte in quanto non ha rinunciato, ad esempio, alla lana di alpaca o alla seta, che proviene comunque da allevamenti animali che seguono rigidi protocolli per il benessere animale. Ma purtroppo ciò non basta a fare di lei una stilista propriamente vegana, almeno non ancora.
At the @StellaMcCartney #GreenCarpetChallenge party in my 3rd look from yesterday, a @saundersstudio dress #LFW #ootd pic.twitter.com/J9RrmXXFcp
— Amber Le Bon (@amberlebon) 15 Settembre 2014
Via |Vogue
Foto | Stella Mccartney @ Facebook
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